(L. Calamai) – In mezzo a tanti vecchietti scatenati c’è anche un giovanotto niente male. Il c.t. Prandelli prenda nota: Mattia Destro continua a segnare gol importanti. Le statistiche parlano di otto centri in quattordici gare di campionato per il giovane attaccante della Roma. Una media da bomber vero. Dopo un calvario durato quasi nove mesi il buon Mattia, classe ’91, si è ripreso un posto in copertina nella squadra di Garcia. Certo, per non fare ombra a Totti, in versione «falso nove», deve accontentarsi di partire largo. Per uno come lui non la posizione ideale. Ma quando ha la palla giusta non perdona. Destro e Gervinho sono i protagonisti della vittoria che consente alla Roma di «stuzzicare» la Juventus (per il momento niente di più…) e di tenere a distanza il Napoli (che gioca oggi), a meno 6. Un obiettivo importante. Il secondo posto vale la certezza dell’accesso ai gironi di Champions League e quindi la possibilità di investire subito tanti soldi senza dover aspettare l’esito dei preliminari. Il prossimo mese di campionato dirà se la Roma può alzare l’asticella anche a quota Juve. Oggi Garcia ha 64 punti, già 2 in più di quanti ne fece la Roma in tutto lo scorso campionato. Certo, il distacco da Pirlo e compagni resta abissale, ma il calendario può trasformarsi in un trampolino di lancio importante visto che i giallorossi ospiteranno Torino, Parma (nella partita di recupero) e Atalanta e andranno a far visita al Sassuolo. Per poter guardare la corsa scudetto con occhi diversi servono quattro vittorie.
L’uno-due Intanto la Roma dribbla con grande facilità la trappola Chievo. Una bella mano ai giallorossi la danno i difensori di Corini. Il primo gol (17’) è un gentile omaggio di Cesar che di testa regala un assist perfetto per Gervinho. Troppo facile per l’ivoriano appoggiare il pallone in rete. Pochi minuti dopo è Dainelli, l’altro centrale del Chievo, a esibirsi in un retropassaggio che libera Totti davanti ad Agazzi. Il capitano della Roma supera il portiere, ma si allarga troppo non riuscendo a fare centro. Il 20 lo sigla Destro che si infila in mezzo alle due «statue» avversarie e fulmina Agazzi con un tocco implacabile. Assist di Taddei, che conferma di trovarsi a meraviglia nel ruolo di centrocampista centrale. Il brasiliano ha i piedi giusti per far partire l’azione e si fa rispettare anche in fase di copertura. Un’arma che si rivela preziosa in mano a Garcia.
Chievo in salita Il tecnico giallorosso gestisce il vantaggio nella ripresa. Toglie subito Maicon (botta al ginocchio, ma anche uno sgradevole botta e risposta con il compagno Benatia) e strada facendo anche capitan Totti, sempre dentro la gara ma senza riuscire a proporre le abituali magie. La Roma non rischia nulla anche per la solidità di una linea centrale dove emerge per impatto fisico Nainggolan, un acquisto veramente azzeccato. La scelta della Roma di spegnere lentamente la gara regala un po’ di campo al Chievo che scaglia il primo tiro nello specchio della porta di De Sanctis al 24’ del secondo tempo, con un destro telefonato di Radovanovic. Più seria la conclusione del nuovo entrato Obinna che obbliga il portiere giallorosso a sporcarsi le mani. Ma il bilancio finale è modesto, anche per merito della difesa romanista diretta da Benatia, che però rimedia un giallo che gli farà scattare la squalifica per il match di martedì contro il Torino. La squadra di Corini resta al quart’ultimo posto insieme al Livorno (pure sconfitto in questo sabato di anticipi). La strada per restare in Serie A è sempre in salita. Serve più grinta e, magari, più qualità in mezzo al campo. Possibile davvero che non ci sia spazio per uno dai piedi buoni come Thereau?