(C.Zucchelli) Luis Enrique chiese José Angel e Bojan, oggi comparse alla Real Sociedad e all’Ajax. Zeman, invece, pretese Goicoechea e Tachtsidis, col primo che difende i pali dell’Otelul Galati, in Romania, e il secondo che dopo l’infelice parentesi al Catania, è al Torino.
I precedenti non erano benauguranti quando Garcia chiese a Sabatini di prendere quel Gervinho che con lui, a Le Mans e a Lille aveva fatto faville e che all’Arsenal, invece, scaldava le comodissime panchine dell’Emirates. Il d.s. lo ha accontentato, consapevole di quanto Garcia ritenesse fondamentale l’ivoriano, ma neanche lui immaginava che diventasse l’unico vero titolare del reparto d’attacco, che pure comprendeva Totti, Destro, Borriello e Ljajic.
Intoccabile Dalla panchina con il Sassuolo, Gervinho non ha più saltato una partita. Sempre titolare in campionato, quasi sempre in campo per 90’, eccezion fatta per le sfide contro il Livorno (sostituito dopo 65 minuti) e Inter (cambio al minuto 89). Garcia non ne fa mai a meno e il perché lo ha spiegato lui stesso: «Ho un solo giocatore con determinate caratteristiche. E poi contano le statistiche e i risultati e quindi per un attaccante bisogna vedere anche i gol, le azioni a cui partecipa e gli assist».
Il passato I numeri, per quanto la condizione fisica, come ammesso dallo stesso Garcia, sia determinante e magari possa portare a fare scelte diverse visto che la Roma avrà due turni infrasettimanali, lo dimostrano. E non solo quelli attuali: tra Le Mans, Lilla e Roma, tra campionati, coppe nazionali ed europee, Garcia in (quasi) quattro stagioni ha schierato Gervinho 147 volte.
Quanti primati I gol sono stati 46, svariati gli assist (11 solo nell’anno del campionato vinto in Francia), tante anche le azioni che hanno portato ai gol dei compagni. In Italia, gli avversari ormai lo conoscono e raddoppiano sistematicamente su di lui, ma quando la brillantezza fisica lo assiste, Gervinho è ancora la chiave di Garcia per scardinare gli avversari. E’ il giocatore che in questa Serie A ha fornito più assist (5), è il romanista con più dribbling riusciti (55) ed è l’attaccante che ha recuperato più palloni (79).
Cento per Ljajic Oggi, a meno che Garcia non decida a sorpresa di farlo riposare, dovrebbe toccare ancora a lui, a discapito di Ljajic, che dopo i 90’ in panchina contro l’Udinese, spera in un’occasione per festeggiare le 100 presenze in Serie A. Ne ha 20 di meno, invece, Mattia Destro, che al Chievo, con la maglia del Genoa, ha segnato il suo primo gol in Serie A. Un dolce ricordo, di quasi 4 anni fa, che magari gli porterà fortuna.