(M. Cecchini) – C’è una nuvola d’ansia nella testa di tutti. Non sorprende, perciò, che nella Roma in questi giorni il caso Strootman volteggi come uno spettro da esorcizzare, nonostante il bel video di auguri che il club ieri gli ha dedicato («Speriamo di essere all’altezza della tua ambizione», ha concluso Garcia). E allora mettetevi nei panni di Miralem Pjanic, che si troverà domani, nella sfida interna contro l’Udinese, ad essere il punto di riferimento del centrocampo giallorosso privo di De Rossi e dello sfortunatissimo Strootman, (che si è detto «orgoglioso» dei suoi compagni) a cui l’Olimpico vorrebbe dedicare una coreografia arancione. Quanti pensieri avrà in testa il talento bosniaco, che solo da tre partite ha smesso di giocare con infiltrazioni di antidolorifico al ginocchio e, all’orizzonte, ha da giocare un Mondiale storico sia perché è il primo, sia perché chissà quando ne arriveranno altri?
Firma & Futuro Ma non basta. Pjanic sa che il suo futuro alla Roma è in bilico proprio per la sua bravura. Dalla Francia, ormai, danno per assai probabile il suo rinnovo di contratto (in scadenza nel 2015) con annessa clausola da 30 milioni che il Psg pagherebbe senza battere ciglio e che, in percentuale, accontenterebbe anche i procuratori del giocatore. Pjanic però – per inciso – piace tanto anche al Bayern Monaco e al Barcellona, che corteggia anche il suo amico del cuore Benatia. Insomma, il paradosso è che intorno al bosniaco nel giro di pochi mesi potrebbe cambiare tutto come nulla. Una certezza però resta per lui inscalfibile: la fiducia di Rudi Garcia che, se potesse, costruirebbe volentieri intorno a lui la Roma della prossima stagione.
A caccia di gol Di sicuro domani è chiamato a dare imprevedibilità a una manovra offensiva scopertasi improvvisamente sterile. Tra l’altro il bosniaco finora non è riuscito a superare il muro dei 4 gol, che rappresentano il suo massimo bottino in giallorosso a pari merito con quello della scorsa stagione (ma furono 3 in campionato e 1 in Coppa Italia). L’occasione è ghiotta, anche perché negli ultimi cinque mesi Miralem è andato a segno soltanto una volta, contro la Sampdoria. Insomma, accodandoci al Totti benefico visto ieri sera su Canale 5 a «C’è posta per te», domani c’è bisogno di Pjanic per rispondere alla chiamata della Champions League alla Roma. Vietato far finta di non sentire.