(A.Pugliese) – Vederlo fare differenziato anche ieri qualche ansia, in cuor suo, gliela deve aver creata a Rudi Garcia. Ma alla sfida di Napoli mancano ancora 4 giorni e nelle prossime 24-48 ore, Maicon proverà a spingerà sull’acceleratore, per cercare di vedere se la lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia sinistra sia solo un brutto ricordo o meno. Di certo, Garcia non vede l’ora di riaverlo a disposizione e spera che succeda proprio da Napoli. «Torosidis e Romagnoli hanno giocato difensivamente bene, ma hanno un profilo diverso, per il nostro gioco servono esterni che attacchino il campo », ha detto il francese subito dopo l’Inter. E nella Roma, nessuno sa farlo come Maicon.
Tra San Paolo e Mondiale Ieri, in realtà, Maicon ha iniziato in palestra, per poi spostarsi in campo per dei lavori atletici. Lo staff medico sta lavorando per rimetterlo in corsa, se tutto andrà bene al San Paolo ci sarà. Lui, intanto, non ha perso la solita allegria di sempre e non gliel’ha tolta neanche la mancata convocazione di Felipe Scolari, «bocciatura» arrivata prima del k.o.. «Maicon sta giocando molto e lo conosco bene, so quello che può darmi», ha detto il c.t. del Brasile, che per l’amichevole di stasera con il Sudafrica gli ha preferito Rafinha (oltre, ovviamente, a Dani Alves e Marcelo). Nel frattempo, però a «rimetterlo in campo» ci ha pensato Totti, che l’ha inserito nel suo undici ideale. «Per uno che ha giocato con un fenomeno come Cafu, è un onore esserci», è stato il commento di Maicon, che nella testa ha fisso come obiettivo il Mondiale: vuole esserci, ma per riuscirci dovrà fare alla grande questi tre mesi finali.
Altri esterni Ieri, intanto, nel deserto di Trigoria (via nove Nazionali, «È un buon periodo, ho iniziato a giocare e devo continuare a far bene con la Roma», ha detto Alessio Romagnoli dal ritiro dell’Under 21) Garcia ha cominciato a recuperare gli altri esterni: Dodò ha lavorato con il gruppo, Balzaretti in palestra. Il primo dovrebbe tornare tra i convocati, per il secondo bisognerà aspettare un po’. Magari la gara con l’Udinese del 17 marzo (il 26 presentazione ufficiale dello stadio).
Amarezza DDR Ieri, poi, sia Walter Sabatini sia Rudi Garcia hanno parlato con De Rossi, che ai due ha spiegato così il suo gesto: «Non volevo colpirlo per fargli male, è stato un gesto per divincolarmi ». Per Daniele resta l’amarezza di essere stato dipinto come un pugile. Su di lui, però, pesa la recidiva, anche se la Roma proverà a difenderlo fino alla fine, sperando venerdì in uno sconto di pena (riduzione della squalifica da tre a due giornate).