(M.Di Dio) – Un gol ogni 93 minuti, la media realizzativa di Mattia Destro resta ottima. Ieri è arrivata la 10ª rete stagionale (sempre più vicino il record personale di 12 segnato in A con il Siena nella stagione 2011-12) con tanto di corsa verso i tifosi della Roma presenti al Mapei Stadium.
«Sono consapevole delle mie capacità, fisicamente sto bene, poi uno dà sempre il massimo e le prestazioni vengono fuori- dice l’attaccante ascolano -. Sono soddisfatto per il gol ma anche per la vittoria della squadra, importantissima anche perché giocavamo in un orario particolare e forse per la prima volta faceva davvero caldo. La volata per il Brasile? La fanno tutti gli attaccanti…». Francesco Totti ha giocato solo l’ultimo spicchio di gara dopo che era stato titolare nelle ultime settimane. Un modo per ricaricare le batterie in vista della volata finale, che parte dal recupero con il Parma di mercoledì. «Le squadre che lottano per la salvezza sono difficili da affrontare, soprattutto quando mancano meno di dieci giornate al termine del campionato e sanno che ogni punto può fare la differenza tra rimanere in A o retrocedere – così il capitano giallorosso -. Per questo il nostro successo va messo in risalto, è stata una partita impegnativa e vanno fatti i complimenti al Sassuolo di Di Francesco che ha messo l’anima in campo senza comunque mai snaturare il suo gioco».
Garcia guarda anche alle cose meno buone del pomeriggio di Reggio Emilia. «Mi è piaciuto il gioco della squadra,specialmente all’inizio e l’atteggiamento del gruppo nel gestire la gara. Non mi è piaciuto il fatto che siamo usciti dalla partita dopo l’episodio di Benatia,abbiamo perso la concentrazione e noi dobbiamo restare concentrati al 100%». Ieri primo gol di Michel Bastos con la maglia della Roma: «È una rete che cercavo da tempo ed è arrivata in un momento importante. L’esultanza con Maicon? È un compagno e un amico. Con lui, anche tutti i brasiliani che mi stanno aiutando in questa esperienza a Roma. Prima della partita mi ha detto di sfruttare al massimo l’opportunità, anche se avessi giocato cinque minuti».