(M.Ferretti) Roma domenica sera a Napoli con sei punti di vantaggio sulla squadra di Rafa Benitez e una gara da recuperare.Questo vuol dire che, conti alla mano, al gruppo di Rudi Garcia potrebbe, in ottica secondo posto, star bene anche mantenere le distanze. Un’eventuale vittoria le (quasi) garantirebbe già da domenica un posto finale tra le prime tre del torneo e, quindi, nella prossima Champions League. Questo per sottolineare quanto l’appuntamento sia di fondamentale importanza per la classifica della Roma. E anche l’occasione per vendicare la sconfitta/eliminazione patita dalla squadra di Rudi Garcia in Coppa Italia, lo scorso 12 febbraio. Una partita, quella, preparata male e giocata ancora peggio, con una Roma eccessivamente proiettata all’attacco e poco equilibrata. La speranza del tifoso giallorosso è che la lezione sia servita e che, quindi, la squadra domenica non ricada negli stessi errori.
KEVIN CRAC Al San Paolo, la sera del 12 febbraio, Garcia scelse il modulo 4-3-3 e a centrocampo propose De Rossi centrale più Strootman e Pjanic come intermedi. Nainggolan non c’era perché squalificato. Domenica Rudi dovrà fare a meno di DDR, fermato da Giudice sportivo e, considerando quanto accaduto ieri sera durante Francia-Olanda, non ha la certezza di recuperare Strootman, costretto a lasciare il campo zoppicando al 39’ per una contusione al ginocchio destro dopo un rude contrasto di Valbuena. Oggi l’olandese tornerà in Italia, verrà visitato a Trigoria ma, vedendolo uscire dal terreno di gioco ieri, è forte il rischio che non possa farcela per la partita del San Paolo. Una bruttissima tegola per Garcia, alle prese anche con i soliti problemi al ginocchio di Pjanic. Ieri Miralem, come da accordi, non ha preso parte all’amichevole che la Bosnia ha giocato e perso contro l’Egitto. Il club giallorosso aveva chiesto alla federcalcio bosniaca di evitare a Pjanic l’impegno e così è stato. La conferma che Rudi vuole a tutti i costi avere Miralem domenica sera. Sarebbero guai grossi se, oltre a De Rossi e Strootman, dovesse mancare anche il bosniaco. Il tecnico francese si vedrebbe costretto a rivoluzionare il reparto, sapendo di non poter contare su alternative di un certo spessore. Le notizie buone, intanto, arrivano da Nainggolan che, entrato in campo all’inizio del secondo tempo dell’amichevole contro la Costa d’Avorio di Gervinho (l’attaccante ha giocato circa un’ora) è andato a segno. Radja al San Paolo sarà il più centrale dei centrali, indipendentemente dallo schema che proporrà Garcia. Chi avrà al fianco, invece, è ancora un grosso punto interrogativo. Anche perché, come detto, non ci sono molte soluzioni alternative.
POCHE ALTERNATIVE A guardare bene, insomma, Garcia ha davvero gli uomini contati per il reparto di centrocampo, tanto è vero che anche ieri a Trigoria, oltre a Taddei, in gruppo c’erano Mazzitelli e Battaglia, i due Primavera che sono stati già in panchina con la prima squadra. E non v’è dubbio che uno dei due (Mazzitelli più di Battaglia, a dire il vero) sia destinato – in caso di estrema necessità – a esser chiamato in causa. Proprio questa considerazione, però, spinge a ipotizzare che domenica sera Rudi potrebbe per una volta cambiare idea sul conto di Florenzi, che viene considerato dal tecnico francese un attaccante esterno. Chissà che, vista la delicata situazione, per una volta Florenzi non possa trovare spazio a centrocampo, come gli è sempre capitato nella passata stagione.