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IL MESSAGGERO Drogba, un’idea a parametro zero per l’attacco giallorosso

Drogba Galatasaray

(M.Ferretti) – Didier Drogba, ieri, ha compiuto 36 anni. L’ivoriano del Galatasaray, alla faccia dell’età, è ancora uno dei più forti attaccanti del panorama internazionale. E non v’è dubbio che con la sua Costa d’Avorio sarà (grande) protagonista anche in Brasile. Dopo aver girato mezzo mondo, dalla Francia all’Inghilterra fino alla Turchia passando per la Cina, Drogba è sotto contratto con il club di Istanbul fino al prossimo 30 giugno. Questo vuol dire che chi volesse portarlo a casa per la prossima stagione, non dovrebbe sborsare un solo euro per il suo cartellino. Basterebbe mettersi d’accordo con lui sull’ingaggio, e oplà, tutto a posto. Già, ma quanto costa di stipendio annuale uno come l’ivoriano? Intorno ai 4 milioni di euro netti, assicurano gli addetti ai lavori. Tanto? Poco? Dipende. Un investimento dagli esiti legati (ovviamente) ai risultati che riuscirebbe a garantire alla squadra. E anche alla società. Drogba, vale la pena, ricordarlo ha come sponsor tecnico la Nike che, in un contratto strutturato, potrebbe entrare facilmente nella lista dei contribuenti. E poi premi a rendimento, diritti di immagine e via dicendo, come sempre capita quando si ha a che fare con un top player. E Drogba lo è assolutamente.

UN’OPERAZIONE STRUTTURATA – Didier è uno che farebbe comodo, e tanto, alla Roma che (facendo tutti i debiti scongiuri) nella prossima stagione giocherà la Champions League. Un attaccante che completerebbe in maniera totale un reparto che già può contare su elementi giovani e di valore, a cominciare dal suo amico Gervinho, con il quale costituisce il tandem d’attacco della Costa d’Avorio. È evidente che l’eventuale ingaggio di Drogba dovrebbe avere innanzitutto il placet del ds Walter Sabatini e di Rudi Garcia, ma sotto il profilo della fattibilità l’operazione non è impossibile. A cominciare proprio dalla ricca presenza della Nike (come detto, sponsor di Didier) in Casa Roma a partire dai prossimi mesi. E sul fatto che l’ivoriano accetterebbe di giocare a Roma sembrano esserci pochi dubbi, visto che nella primavera del 2009 è stato più volte nella capitale (anche) per incontrare l’allora ds romanista Daniele Pradè, che sognava il colpo della vita. Drogba, che in quel periodo era al Chelsea, aveva dato il suo assenso al trasferimento ma la sua richiesta economica, 8 milioni netti l’anno, rese tutto impossibile. Oggi la situazione è cambiata, sia per lui che per la Roma, e ciò che era impossibile non lo è più. In una squadra come la Roma, oltre a dare un grosso contributo tecnico, potrebbe aiutare i giovani attaccanti a crescere avendo al fianco un vero professore della materia. Un’idea e nulla più, per ora, partendo dalla certezza che la Roma lì davanti ha bisogno (anche) di uno come lui.

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