(A.Angeloni) – In Gervinho e Ljajic c’è un po’ tutto, tecnica, velocità, istinto, talento, abnegazione e indolenza. Forse mal distribuito. I due sarebbero insieme un gran bel giocatore, forse pure un fuoriclasse. Garcia sa che su uno, Gervinho, può sempre contare ad occhi chiusi, perché, come un figlio ubbidiente, fa anche ciò che non gli viene chiesto e se sbaglia è sempre perdonabile; sull’altro, Ljajic, no, perché certe volte si perde nel suo talento, forse anche nella sua indolenza, e non fa a pieno ciò che gli viene chiesto, quindi se cade in errore, paga di brutto, perché con lui servono le cattive maniera, vedi Napoli, quando ha – secondo Garcia – assecondato senza troppo senso agonistico la discesa di Ghoulam per il gol vittoria di Callejon. Ad oggi, l’ivoriano gioca sempre e comunque perché indispensabile, il serbo no. I due non sono in contrapposizione tecnico-tattica, sono solo due storie parallele, tratteggiate dalla stessa anima, quella di Garcia.
PRESENZE E ASSENZE Gervinho ha vissuto solo la fase iniziale della stagione indossando i panni di Ljajic: Rudi lo mandava in campo nella ripresa per spaccare le partite. Poi, le partite, ha imparato a spaccarle pure se impiegato dal primo minuto, diventando quindi un insostituibile. Lui non entra nei vari turn over, né ora viene mai messo a riposo, anche se a tratti dà la sensazione di boccheggiare. Ljajic, invece, non ha mai vissuto un bel momento di insostituibilità, di gloria. Ed è forse proprio questo il problema di Adem, che ama (non solo lui, a dire il vero) sentirsi la piena fiducia addosso per rendere al meglio. Gervinho, ad esempio, delle 27 partite di campionato, ne ha giocate 24, stando in campo 1947 minuti, 22 ne ha disputate da titolare, 5 volte è stato sostituito, 2 è subentrato dalla panchina, nelle prime giornate, appunto. Gol fatti, 5 in campionato, 2 di questi entrando dalla panchina, e 3 in Coppa Italia. In coppa ha giocato 4 volte, 285 minuti, 3 volte da titolare, una volta dalla panchina. In pratica non è stato utilizzato solo quando era infortunato. Cosa che invece non è accaduta a Ljajic, che ad esempio, da convocato, ha fatto lo spettatore per 4 volte. Delle 27 partite di campionato, Adem è stato utilizzato 21 volte per 1177 minuti, 12 ne ha giocate da titolare, in 6 è stato sostituito, in 9 è entrato a partita in corso, segnando poi 3 reti delle 5 totali realizzate fin ora. In Coppa Italia Ljajic ha disputato 4 partite, in 3 di queste è stato schierato da titolare e in 2 è stato sostituito. Reti all’attivo in Coppa Itali? Zero.
DESTINI INCROCIATI Per dieci volte (compresa la coppa), Adem e Gervais, sono scesi in campo insieme nell’undici voluto da Garcia e per 18 volte si sono trovati insieme, in 3 occasioni l’uno ha sostituito l’altro. Essendo due attaccanti viene da fare il rapporto dei gol: Gervinho è a quota 8 totali, Ljajic a 5. Riflessione finale: l’odore della porta, almeno stando alla media, la sente più il serbo, cheha segnato solo 3 reti in meno del compagno di squadra. Come a dire: se avessero giocato gli stessi minuti… Ma sarebbe un’altra storia.