(P.Liguori) –Visto che è martedì, facciamo finta di giocare un anticipo di Champions, tanto è più o meno così. I tre punti di stasera ci servono per tenere il secondo posto e ci servono davvero, visto che ci attendono partite anche più difficili.
Il Torino ci ha fermato all’andata con poco merito: l‘Italia intera gufava e l’arbitro di turno non vide un rigore su Pjanic grande come un grattacielo. La Roma non doveva fare 11 a nessun costo e tanto basta a spiegare anche il fallo su Benatia sul gol granata. Non possiamo dimenticare l’urlo di gioia di Ventura, sembrava avesse vinto una finale. Invece, aveva solo fatto un favore alla Juve, che lo ha derubato nei derby. Contento lui. Però, tanto masochismo potrebbe suggerire ai granata di fare anche un favore al Napoli, che a Torino ha già riscosso il suo anticipo. Non si sa mai, allora conviene giocare una partita forte e concentrata, senza concedere nulla a Cerci e Immobile. Anzi, il centravanti Ciro, forte ed elegante, ha un duello a distanza ravvicinata con il nostro Mattia. Buonissima occasione per stabilire una gerarchia, anche se nella nostra difesa ci sarà il “pischello” Romagnoli. Ed è un altro tema forte, perché anche lui merita le attenzioni della patria calcistica per quanto è maturo. E poi davanti ai centrali torna Daniele e sa bene che le ultime dieci gare deve giocarle come le prime. Anche per lui c’è un piccolo esame.