(S.Carina) – A sgomberare il campo dai dubbi, ci ha pensato direttamente Garcia: «Al posto di Benatia, gioca Toloi». Spazio quindi al brasiliano, sinora oggetto misteriosodella campagna acquisti di gennaio. Arrivato con la formula del prestito (e diritto di riscatto fissato a 5,5 milioni) per sostituire Burdisso, la Roma per tesserarlo si è avvalsa della legge numero 379 del 19 dicembre del 2000, che ha per oggetto «le disposizioni per il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenuti all’Impero austro-ungarico e ai loro discendenti». Avendo discendenze trentine, Toloi ha sfruttato questo dispositivo che prevede «per le persone nate e già residenti nei territori di cui al comma 1 ed emigrate all’estero, ad esclusione dell’attuale Repubblica austriaca, prima del 16 luglio 1920, nonché ai loro discendenti», il riconoscimento della cittadinanza italiana.
PIEDI BUONI E ANTICIPO
Non gioca una partita ufficiale dal 17 novembre (Fluminense–San Paolo 2-1). Classe ’90,cresciuto nel Goias Esporte, ha debutto nella serie A brasiliana nel 2009 e in quattro stagioni ha totalizzato 124 presenze (con 15 reti). La svolta nella carriera arriva nell’estate nel 2012 quando viene acquistato dal San Paolo (55 gare, 2 gol). Sinora ha avuto poca fortuna in nazionale: è stato un punto fermo della seleçao under 20 (con la quale ha vinto l’oro nel campionato Sudamericano in Venezuela nel 2009 e l’argento nella finale persa contro il Ghana ai Mondiali di categoria) ma una volta raggiunti i limiti d’età non è stato mai convocato dal c.t. Scolari.
Toloi è un difensore moderno, destro naturale, forte sia nell’anticipo che di testa e per queste caratteristiche è stato spesso paragonato a Castan. In realtà, rispetto all’ex Corinthians, appare meno marcatore ma più tecnico a tal punto che in alcune gare è stato utilizzato anche come mediano davanti alla difesa. Ad assistere al suo debutto questa sera sarà presente anche il presidente Pallotta (che presenzierà nel pre-gara alla Hall of Fame), arrivato ieri nella capitale. L’imprenditore statunitense non è passato a Trigoria, trascorrendo gran parte della giornata in hotel. In serata, invece, si è intrattenuto a cena con parte del management (Baldissoni, Barror e Zanzi).