(S.Carina) – Forse alla fine, aveva perso le speranze anche Totti: «Una vittoria sospirata e sofferta – commenta il capitano giallorosso a fine gara sul suo blog personale – Abbiamo trovato un Torino equilibrato e veloce, bravo a far ripartire l’azione. Un brutto cliente e una squadra da prendere con le molle. Nel calcio se fai tua una gara quando manca oramai poco alla fine e sei a ridosso del triplice fischio è come se vincessi due volte, è un’emozione grande».
DUO VERDEORO Simile a quella che deve aver vissuto Toloi, al debutto con la maglia della Roma al posto dello squalificato Benatia (finito nel mirino del Bayern Monaco). Il brasiliano non giocava una gara ufficiale dal 17 novembre (Fluminense-San Paolo 2-1). Uno stop lunghissimo che giustifica in parte un paio d’incertezze (la prima intorno alla mezz’ora che ha liberato Immobile al tiro; l’altra sempre sul centravanti granata nell’occasione del provvisorio pareggio) rese comunque meno indigeste dal gol-vittoria di Florenzi al 91’: «Sono molto felice, è stata una partita molto difficile contro una squadra ostica da affrontare. Era da molto che non giocavo, mi sono dovuto adattare ma sono soddisfatto. Mi sono trovato bene vicino a Castan». Durante la partita ha anche provato ad impensierire Padelli con un paio di conclusioni da fuori: «E’ una mia caratteristica quella di provare il tiro da lontano. Nel San Paolo tiravo anche le punizioni. Ho avuto un po’ di spazio e ho provato a calciare. Le marcature in Italia? Sono certamente più strette ma grazie al tecnico e alla squadra mi sono adattato». Tra i compagni, una menzione speciale la merita certamente Castan: «Nessuno gioca da solo – spiega però l’ex Corinthians in un eccesso di umiltà – Toloi mi ha dato una grande mano. E’ un bravissimo ragazzo, esordire è sempre difficile. Nel calcio da soli non si vince e anche lui ha fatto la sua parte. Cerci e Immobile? Sono grandi giocatori, ci hanno dato fastidio ma li abbiamo marcati bene. Complimenti a Immobile che ha fatto un grandissimo gol». Anche se Destro non è stato da meno: «Ho sempre fatto il mio e dato il massimo, i risultati si vedono », le parole del centravanti all’intervallo.
RINNOVO PJANIC Intanto oggi è la giornata della presentazione del nuovo stadio in Campidoglio. Il d.g. Baldissoni gioca sul possibile nome del nuovo impianto: «Intitolarlo a Totti? Francesco vorremo farlo giocare, più che dedicarglielo. Nel calcio moderno dare un nome all’impianto è un valore economico, speriamo di nominarlo bene». E sul rinnovo di Pjanic: «Stiamo lavorando e al momento non siamo preoccupati anche perché è un giocatore della Roma almeno fino al prossimo anno. Prima o poi termineremo positivamente la trattativa».