(Il Romanista) – Mentre s’accende sui social network romanisti il dibattito sullo stadio tutto arancione come forma di omaggio o manifestazione d’affetto a Strootman, la Roma va per la propria strada e continua a lavorare per una sorpresona al suo Kevin. La società non segue alcuna iniziativa dei tifosi, semmai ne farà una propria. Quale? È una sorpresa, appunto. Però qualcosa trapela e qualcosa si intuisce. La Roma è in attesa di alcune risposte dal Gos, il Gruppo Operativo di Sicurezza che per l’Olimpico è il commissariato Prati. Questo fa intuire come l’oggetto della sorpresa possa essere rappresentato da materiale infiammabile. Magari degli elementi di carta, chissà. Non è da escludere la possibilità che possano essere fatte delle magliette per l’occasione. Vedremo. L’importante sarà il messaggio globale, il senso della giornata: lunedì prossimo uno stadio intero, anche se in modi diversi (con o senza maglie), farà sentire l’affetto al suo guerriero. Strootman però non ci sarà. Non ci sarà fisicamente. Entro oggi sarà in Olanda, martedì sarà operato ad Amsterdam dai chirurghi Niek van Dijk e Rien Heijboer.
Si tratta di due maghi del bisturi, che forniscono ampie rassicurazioni alla Roma e ai tifosi. Al momento sono ancora incerti i tempi del recupero. Secondo gli esperti, comunque, per la lesione al crociato con possibile interessamento del menisco non si dovrebbero superare i 6 mesi. La pensa così, per esempio, Alessandro Matteucci, attuale fisioterapista della ASD Roma Calcio a 5 con precedenti collaborazioni con Coni, Sandro Pertini e Quisisana. «I tempi di recupero – dice Matteucci in esclusiva al sito “Tuttoasroma.it” – si attestano intorno ai 6 mesi. Credo che sarà in campo per le prime partite del campionato. Quanto influisce nei tempi di recupero la motivazione del calciatore nella fase riabilitativa? Sicuramente la motivazione è determinante per la velocità del recupero. Tra l’altro, ascoltando le dichiarazioni di Strootman, mi sembra davvero molto motivato. Forse è una sua reazione al fatto che non potrà partecipare ai prossimi Mondiali». C’è chi si chiede se l’infortunio possa avere delle ripercussioni sulla carriera di Kevin. Matteucci è convinto di no: «Sicuramente è un infortunio che lascia un segno nell’apparato muscolo-scheletrico – spiega sempre a “Tuttoasroma.it” – anche se le tecniche chirurgiche moderne tendono alla risoluzione totale del problema. Quindi Strootman arriverà certamente a fine carriera senza problemi. Un aspetto da tenere, a mio avviso, in grande considerazione è quello psicologico. Il ragazzo potrebbe sentirsi “vulnerabile”». A farlo sentire protetto ci penserà lo smisurato amore dei tifosi della Roma.