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IL ROMANISTA Parnasi: “Rispetteremo i tempi”

Luca Parnasi

(P.A. Coletti) «Ho trattenuto le lacrime a stento». L’emozione è stata grande ieri mattina per tutti i tifosi della Roma. Lo è stata anche per Luca Parnasi,imprenditore romano e romanista, amministratore delegato di Parsitalia, l’azienda proprietaria del terreno di Tor di Valle dove sorgerà il nuovo stadio della Roma. Stadio che da oggi sarà a RomaTiAmo – La Mostra! con il presidente Pallotta e Falcao che dalle accoglieranno i tifosi. «Essere qui oggi è una gioia unica- ha detto Parnasi durante la conferenza stampa di ieri in Campidoglio -.Devo innanzitutto ringraziare Pallotta, per avermi dato l’opportunità di partecipare a questa squadra, e il team di Parsitalia. Devo togliermi la maglia da tifoso, ma da imprenditore dico che è una grande opportunità. Gli investitori vogliono investire a Roma e questa è una grande occasione, per far sì che Roma possa svolgere il ruolo di capitale del mondo che merita. Ci metteremo tutte le energie, ci sono le possibilità per rispettare i tempi».

Tempi che la Roma ha fissato in circa due anni e mezzo. L’idea è quella di giocare la stagione 2016/17 nel nuovo stadio. Per la tempistica sull’inizio dei lavori, Parnasi ha chiarito: «Quando il progetto verrà autorizzato speriamo che i tempi saranno quelli che la legge sugli stadi prevede: nove mesi al massimo come termine ultimo per avere l’ultimo progetto, dopodiché il permesso finale equivale al permesso di costruire quindi si dovranno portare le ruspe e le gru per iniziare i lavori. Idealmente entro la fine dell’anno si potrebbe partire».

L’imprenditore romano ha poi dissipato tutti i dubbi relativi al terreno dove sorgerà la nuova casa della Roma: «Sul terreno di Tor di Valle non c’é nessun problema di proprietà. C’é un problema di natura legale di cui si stanno occupando gli avvocati. Siamo i leggittimi proprietari e abbiamo un accordo molto chiaro con la Roma. Ho trovato nella nuova proprietà della Roma un team di altissimo livello e la squadra che ha messo in campo Pallotta, oltre sul campo, è di straordinario livello. Tutti noi imprenditori, perché non solo Parsitalia sarà coinvolta in questo progetto ma tante altre imprese, daranno uno slancio occupazionale veramente notevole per i prossimi anni».

Parnasi ha poi concluso rilevando l’importanza dell’impegno dell’amministrazione comunale per il rilancio economico della città:«Oggi è un evento simbolico per la città, lo stadio sarà un motore unico per la ripartenza dell’economia di Roma. Devo dire che sono romanista in una famiglia di laziali, ci metterò tutto l’impegno, da tifoso e da imprenditore. Questa amministrazione ha intrapreso un percorso sulla trasparenza fondamentale, dobbiamo cercare di rimboccarci le maniche, Roma può diventare la capitale del mondo degli investimenti. Questo sindaco ha veramente in testa di cambiare Roma e sarà un passaggio fondamentale questo stadio, lavorando con trasparenza e rigore riusciremo a realizzarlo».

Per realizzarlo serviranno gli investimenti dei privati. Il compito di trovarli e valutarli spetterà alla Goldman Sachs rappresentata ieri in Campidoglio da Greg Carey. «La struttura che stiamo usando è simile a quella che usiamo negli Usa – ha detto il presidente del Settore Pubblico e del Gruppo Infrastrutture della banca d’affari americana -. Le strutture su cui ho lavorato sono ad esempio lo Yankee Stadium oppure il Gillette Stadium, e recentemente il nuovo impianto dei Minnesota Viking. Questa struttura è finanziata da privati, sponsor e concessioni premium. Pallotta ha messo su un gruppo di prim’ordine. Siamo emozionati di far parte questo progetto. I romani hanno usato il Colosseo per secoli, noi vorremmo usare questo stadio per tante generazioni a venire».

Prima di dare definitivamente l’ok all’inizo lavori dovranno arrivare le approvazioni della burocrazia. L’assessore allo Sport di Roma Capitale,Luca Pancalli, ieri ha spiegato: «Ci sono due sentimenti dentro di me: da un lato quello da uomo di sport consapevole che l’iniziativa è importante per la città e la squadra, che ne ha bisogno. L’altro sentimento è da amministratore, valutare il progetto, ciò che circonda l’impianto sportivo. Io non posso che fare il tifo perché lo stadio possa avverarsi e nel minor tempo possibile».

Nel corso della conferenza di ieri ha parlato anche Giovanni Caudo, assessore alla riqualificazione urbana di Roma Capitale. «Abbiamo davanti un progetto importante per la città. Gli stadi sono diventati servizi e fanno parte dell’attività economica – ha detto Caudo -. Lo valuteremo sul complesso dell’ultilità che può avere per la città. Dovrà essere uno stadio per la città intera, non solo per i tifosi della Roma. Deve prevedere uno specifico interesse pubblico, come richiede la futura legge sugli stadi. Dovrà prevedere un trasporto pubblico, sappiamo che i proponenti sono vicini a questa tematica. A Roma nell’ultimo periodo gli uffici diventano abitazioni, noi vorremmo che questo progetto facesse il contrario, accogliendo sedi di nuovi uffici e direzionalità. Il nostro ruolo è di fare l’interesse generale. La legge sugli stadi comprime i tempi, su questo invece vogliamo fare un emendamento: vogliamo che questo progetto sia accolto dalla città e aprire una finestra al dialogo. Ci attrezzeremo per essere all’altezza». Caudo ha poi spiegato in che modo cambierà il trasporto pubblico nell’area interessata: «Noi abbiamo chiesto che allo stadio si arrivi con la metropolitana e dunque di prolungare la linea B da Magliana fino a Tor di Valle. La linea B in quel tratto è di superficie. Immaginiamo che entri nell’area dello stadio, attraversi il Tevere e faccia capolinea a Muratella. Sono opere che devono finanziare i privati».

Uno stadio, quello presentato ieri, all’altezza della grandezza della storia di Roma e della Roma. Quella storia che ieri in Campidoglio era rappresentata da Bruno Conti e Paulo Roberto Falcao. I due campioni d’Italia hanno parlato a Roma Channel prima dell’inizio della conferenza. Il brasiliano ha voluto fare i complimenti alla coraggiosa scelta della società: «Sicuramente sarà fantastico. Sono poche squadre al mondo che hanno uno stadio proprio. Una cosa come questa, con questa crisi economica, deve essere esaltata. È un momento importante per la società e per chi aiuta a farne la storia. Partecipare a questo momento mi fa tanto piacere. Per noi che non giochiamo più è sempre importante essere ricordati. La società sta dimostrando che la storia non è iniziata ieri, ma dal 1927».

Il Divino ha poi scherzato con Conti sulla possibilità di giocare una partita tra vecchie glorie nel nuovo stadio. «Speriamo, potrei dare il calcio d’inizio…» ha detto Falcao rispondendo a Conti che aveva scherzato: «Fisicamente stiamo bene, un calcio lo possiamo dare, ce lo auguriamo». Il responsabile del settore giovanile giallorosso ha poi espresso tutta la sua gioia nel vivere un passaggio storico per la sua Roma: «Tantissima emozione, c’è stata già un’esperienza e tutto è stato rimandato. Lo stadio è molto importante, il mio augurio come responsabile del settore giovanile è vedere questi ragazzi crescere e debuttare nel nuovo stadio».

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