(V. Meta) La cosa peggiore della notte di Napoli è che non è finita. Chiedere a Kevin Strootman, che al San Paolo era entrato con il piglio delle giornate migliori e ne è uscito appoggiandosi alle stampelle, perché due ore dopo averlo costretto a chiedere il cambio, il ginocchio sinistro non gli permette più nemmeno di camminare. Da Garcia in giù, nessuno nasconde la preoccupazione: se il ginocchio si sarà un po’ sgonfiato, oggi gli esami strumentali permetteranno di formulare una diagnosi più precisa.
L’ipotesi peggiore aleggiata ieri negli spogliatoi è quella di una lesione ai legamenti. L’emergenza è appena cominciata. Non fa drammi il direttore generale Mauro Baldissoni: «Certo che siamo fiduciosi per il secondo posto – le sue parole a Sky – perché la partita di oggi (ieri, ndr) dimostra che la Roma prosegue il suo cammino. Dobbiamo essere in grado di fare ogni partita dimostrando di essere in grado di vincerla. Siamo stati sfortunati sugli episodi. Lo sport è questo. Il Napoli è un’ottima squadra e le partite possono essere decise da un episodio. Meritavamo di più, ma non cambia nulla. Cercheremo di vincere tutte le prossime. Dopo una prestazione così, c’è comunque grande fiducia. Siamo sempre avanti a loro e possiamo continuare a fare bene, non siamo preoccupati. Ci resta un po’ di rammarico, quello di quando si dà tutto e poi non si vince. Aggiungiamoci che se fosse serio, l’infortunio di Strootman potrebbe crearci qualche problema in più. Non siamo fortunati. Cosa cambia dopo stasera? Nulla, se non i punti. Ci sono sconfitte e sconfitte: bisogna guardare alla prestazione, noi entriamo in campo per vincere sempre. A volte possono incidere gli episodi e la sfortuna: il Napoli è una grande squadra, ma non abbiamo demeritato». Non ci voleva l’infortunio di Strootman, specie in un momento in cui la Roma dovrà fare a meno di De Rossi per altre due giornate: «Sembra una brutta distorsione – dice il dg -. Possiamo solo sperare per ora, domani (oggi, ndr) gli accertamenti ci faranno capire qualcosa di più, ma non sembra un infortunio leggero». Gli riportano le parole di Conte, che ha parlato di 50% di scudetto per la Juve: «Non facciamo percentuali, il campionato non si assegna a ottobre né a marzo. Continueremo a giocarle per vincerle tutte fino alla fine». Chiusura con il mercato. Prima battuta sul rinnovo di Pjanic: «Ha tante squadre che lo apprezzano, tra queste c’è anche la Roma. Per il momento non siamo preoccupati, come tutte le negoziazioni c’è bisogno di tempo». Seconda sul presunto interesse del Barcellona per Benatia: «Assolutamente no, figuriamoci se in questo momento dell’anno ci contattano le società. È normale che i nostri giocatori poi abbiano estimatori in Europa».
Tornava da titolare al San Paolo un mese dopo la serataccia di Coppa Italia, Michel Bastos, e stavolta è andata decisamente meglio: «Il calcio è strano – esordisce -. Abbiamo avuto tante occasioni, non siamo riusciti a segnare. Un peccato, abbiamo giocato bene. Siamo davanti al Napoli, non possiamo demoralizzarci per questa sconfitta, dopo questa prestazione. Sapevamo che loro erano una squadra forte. Siamo stati bravi a bloccarli, ma purtroppo la partita è andata in questo modo». Visibilmente arrabbiato Alessandro Florenzi: «Abbiamo fatto una grande partita, purtroppo non sempre si vince quando si gioca bene. Strootman? Ne sapremo di più e speriamo non sia niente di grave perché sarebbe una grande perdita per noi. Ci è mancato solo il gol, avessimo segnato, avremmo raccontato un’altra partita. Ma per noi non cambia nulla, andiamo avanti sulla nostra strada. Possiamo ancora toglierci delle soddisfazioni».