(F. Schito) – Continua il periodo nero della classe arbitrale, ieri rappresentata da Mauro Bergonzi nel big match dell’Olimpico semivuoto. Sono gli episodi chiave a condannare il fischietto genovese che ha perso piano piano il controllo della gara sbagliando tutto quello che si poteva sbagliare. Nella prima frazione di gioco Benatia affossa Icardi in area, rigore che ci stava e probabile rosso per il franco marocchino.
Sul finire del primo tempo, il numero 9 nerazzurro, colpisce la palla nell’area avversaria con la mano su un cross: arriva il fischio dell’arbitro ma non il meritato cartellino giallo. Rigore richiesto anche dai giallorossi nella ripresa: Samuel si perde Destro in area, l’attaccante di Ascoli gli prende la posizione ed è in vantaggio su un cross dalla destra che lo metterebbe a tu per tu con Handanovic, l’argentino fa ricorso a tutta la sua esperienza e gli frana addosso: rigore netto ignorato dall’arbitro. Agli occhi di Bergonzi sfugge anche il colpo rifilato da Daniele De Rossi sugli sviluppi di un calcio d’angolo al solito Icardi a palla lontana, così come, negli ultimi minuti, non vede un colpo alla schiena di Juan Jesus in area che fa il gioco sporco ai danni del giovane Romagnoli.
In questo caso colpevole anche l’arbitro di porta che non ha visto quanto accaduto a pochi metri dai suoi occhi. Questi ultimi due episodi potrebbero essere oggetto della prova televisiva qualora venissero segnalati entro le 24 ore successive dal termine della partita dall’osservatore della Lega. La decisione balla intorno ad una valutazione: se i due gesti verranno considerati «comportamento violento», saranno segnalati al Giudice Sportivo.
Sarà suo compito, eventualmente, sanzionarli, in base all’ex articolo 35 del Codice di Giustizia Sportiva, che prevede una squalifica fino a tre turni. I due club sperano nella clemenza della corte.