(G.Oricchio) Nuovo attacco per l’Inter stasera all’Olimpico: Icardi partirà titolare per la prima volta in campionato («non era questione di fiducia, ma di continuità» ha detto Mazzarri).
Hernanes è semi recuperato, la sensazione è che entrerà a gara in corso, mentre è ballottaggio tra Jonathan-D’Ambrosio. La sorpresa non è da escludere. Alla vigilia, il tecnico toscano parla e sfoga la tensione stritolandosi le mani: «La Roma ha qualità, intensità, organizzazione ed è camaleontica. Garcia ha fatto un ottimo lavoro. E poi quest’anno la campagna acquisti è stata molto diversa rispetto alle due stagioni precedenti, meno giovani e più giocatori esperti (piccolo rimpianto?), quindi non sono stupito. Ma se giochiamo come a Firenze possiamo far bene anche a Roma».
Zanetti in panchina dal 9 gennaio fa effetto: «Le energie cambiano, gli anni passano, per il resto con lui mi confronto tanto». Su polemiche arbitrali e decisioni extracalcistiche, concede il minimo sindacale: «Ho deciso di non informarmi. Non volevo più commentare l’operato degli arbitri, ma se mi chiedono qualcosa devo rispondere e in un modo o in un altro sono strumentalizzato. Sulla curva chiusa invece non so se ci dà un vantaggio o no». È rammaricato per i punti persi («troppe leggerezze, poco cinismo») che peseranno nel colloquio finale con Thohir: il Presidente esige l’Europa e Mazzarri lo sa. Per questo sorride poco se non quando gli chiedono del premio «Panchina d’oro»: «Si può votare per se stessi?!».