Finisce 0-0 l’anticipo della 26^ giornata di Serie A. L’arbitro non vede i pugni in area di De Rossi a Icardi e di Juan Jesus a Romagnoli. Domani sera la Juventus ha l’occasione di allungare
L’Inter ferma la Roma e la Juventus ringrazia. Lo 0-0 dell’Olimpico offre ai bianconeri la possibilità di scappare ancora più su, ammesso che il Milan non confermi il momento positivo. Tutto confermato nei ventidue in campo. Torosidis e Gervinho stringono i denti, Ljajic sostituisce l’acciaccato Florenzi, che parte dalla panchina, Destro è titolare per la terza volta consecutiva, aspettando il capitano. Pjanic riposa, il ginocchio non è al meglio e Garcia non lo rischia: Nainggolan prende il suo posto, accanto a De Rossi e Strootman. Mazzarri si affida a Icardi, più convincente rispetto a Milito nelle ultime uscite, e gli mette al fianco Palacio. Hernanes non è al top e Alvarez lo sostituisce. L’ambiente è surreale, con curve e distinti Sud deserti per decisione del giudice sportivo e la tribuna tevere gremita che manda un messaggio a Tosel: «Roma mai sola, basta discriminarci». I trecento interisti presenti all’Olimpico si uniscono al pensiero dei giallorossi: «In silenzio per solidarietà, Figc buffoni». Poi intonano «noi non siamo napoletani», coro che la giustizia sportiva fin qui non ha mai punito. Fuori dallo stadio circa quattrocento romanisti si fanno sentire a suon di «bomboni» che rintronano nel silenzio all’interno. Dal contorno alla partita vera, con le squadre che si studiano in cerca di spazio. La prima occasione la crea Gervinho, che scappa in mezzo a quattro nerazzurri e guadagna una punizione da posizione interessante. Non c’è Pjanic, ci pensa Ljajic: tiro diretto in porta, Handanovic ci mette i pugni. Icardi mette in difficoltà i centrali romanisti: prima Benatia lo trattiene d’esperienza in area, poi Castan gli rifila un pestone per fermare la sua corsa sulla fascia. Al 32’ la Roma fa tutto bene, con Nainggolan che serve Destro, il palo non basta a fermare la palla che finisce in rete rimpallando sui guantoni di Handanovic, ma il guardalinee sbandiera ed è tutto da rifare. Il nervosismo sale e De Rossi rifila un pugno, non visto dall’arbitro, a Icardi: la prova tv potrebbe «incastrarlo». I giallorossi si fanno chiudere nella loro metà campo e soffrono soprattutto dalla parte di Jonathan, ma tengono botta e riescono a chiudere il primo tempo sullo 0-0. La ripresa comincia con gli stessi ventidue, ma sotto una fitta pioggia. Garcia prova a cambiare il ritmo alla gara e al 10’ inserisce Pjanic, sacrificando Ljajic, che pure aveva dimostrato impegno e personalità. Il bosniaco si sistema sulla trequarti, libero di imbucarsi centralmente. Nell’Inter entra Hernanes: l’ex laziale prende il posto di Alvarez e viene accolto dai fischi dei tifosi romanisti. Al 22’ Torosidis mette in mezzo un buon pallone, Gervinho ci arriva, ma Rolando gli sporca il tiro quanto basta per mandarla in angolo. Deviazione decisiva del difensore di Mazzarri. Al 30’ Nainggolan, nettamente il migliore in campo della partita, invita Pjanic con un assist al bacio, il bosniaco fa partire il diagonale, ma Handanovic è reattivo e salva la porta. Sul successivo calcio d’angolo è sempre Miralem a svettare sopra a tutti, ma angola troppo e la palla sfila sul fondo. Al 41’ Juan Jesus colpisce con un pugno sulla schiena Romagnoli in area, l’arbitro non vede neanche questo e fischia solo perché il difensore della Roma resta a terra dolorante, tra le proteste dei compagni. Finisce senza reti e con le solite polemiche arbitrali.