CHIEVO:
Agazzi 6; Frey 5, Cesar 4,5, Dainelli 4,5, Sardo 5,5; Radovanovic 5, Rigoni 6, Bentivoglio 5, Lazarevic 5,5 (dal 70′ Obinna 6), Stoian 5,5 (dal 46′ Rubin 5,5); Paloschi 5 (dal 58′ Pellissier 6)
All. Corini 5
ROMA:
De Sanctis 6: Altra serata sostanzialmente tranquilla per il numero uno abruzzese. Da segnalare un’uscita avventata su Paloschi al 37′ con rischio di commettere fallo da rigore nonostante la posizione del centravanti scuola Milan non richiedesse un intervento del genere e le uniche vere parate le compie su Dainelli a gioco fermo, visto l’off-side del difensore toscano e su Pellissier nel finale di partita. Panciolle!
Maicon 6: Prende subito un colpo dopo pochi d’istanti di gioco rimanendone condizionato nello svolgimento della prima frazione. Non sembra particolarmente sciolto nella corsa e ciò si ripercuote nel suo apporto in avanti, meno massiccio rispetto al solito. Garcia decide di toglierlo dopo l’intervallo per non correre rischi visti i molti impegni ravvicinati e il nervosismo palesato (battibecco con Benatia). Ingolfato!
Benatia 6,5: Si trova sempre al posto giusto nel momento giusto e nelle rarissime volte in cui viene tagliato fuori riesce sempre a recuperare in virtù delle straordinarie doti fisiche che lo contraddistinguono. Rovina la splendida prestazione con il fallo da dietro su Pellissier a match ampiamente finito che gli costa il giallo e la conseguente squalifica per la sfida contro il Torino. Stop and go!
Castan 6,5: Unico errore in apertura di ripresa con un’acrobazia inconsulta per anticipare Paloschi che non va a buon fine e potrebbe consentire a quest’ultimo di battere a due passi da De Sanctis se non scivolasse proprio sul più bello. Per il resto sa sempre cosa fare con la tranquillità propria dei grandi. Affidabile!
Romagnoli 6,5: Non è un terzino e questo lo sappiamo tutti ma l’applicazione con cui ricopre il ruolo nasconde anche le difficoltà di padroneggiare una zona di campo non di sua competenza. Difficilissimo da saltare e bravo con i piedi nel giocare palloni spesso non semplici in mezzo al traffico. Potrebbe avere martedì la chance di essere impiegato al posto di Benatia tornando finalmente nella posizione naturale. Progressi!
Taddei 7: Gran parte dello 0-2 è merito suo, con un passaggio filtrante per Destro che andava solo spinto in rete. Giocata semplice a vedersi ma ricca di intelligenza ed efficacia tecnica per uno che sulla carta sarebbe un esterno. Più passano i minuti è più ritrova la confidenza con i “gesti”, controllando alla grande la mediana e concedendosi qualche lusso offensivo. Un piccolo calo dovuto alla stanchezza è più che comprensibile nell’ultima parte ma l’utilità nel corso dei 90′ è di massima rilevanza. A vederlo così dispiace quasi lasciarlo andare. Saggio!
Nainggolan 7: Nel primo tempo copre una porzione di campo straordinaria, chiudendo ogni sortita di Rigoni e compagni e non lesinando sganciamenti in avanti (buona conclusione dal limite fuori di poco al 44′). Sempre il primo nel pressing ma anche lucido nel palleggio e nell’assistenza ai compagni, un vero centrocampista totale. Ancora vicino al gol sull’assist di Gervihno all’80’ ma la conclusione mancina esce di poco alla destra di Agazzi. Plastic man!
Pjanic 6: Sotto tono nella prima parte dove non gioca una grossa mole di palloni. Migliora nel secondo tempo senza rubare mai l’occhio. Bello il dribbling sul fondo e il cross per Gervinho che poteva valere il 3-0. Non si esprime al massimo in questo periodo e alla lunga potrebbe diventare un problema viste le numerose assenze di reparto. Stabile!
Totti 6: La bontà della sua condizione atletica è certificata dalla voglia di fare, a volte anche in eccesso. Prova il dribbling, spesso con insistenza, cerca la via personale per il gol e predilige il passaggio di prima per innescare i colleghi di reparto. Venturati (preparatore atletico della Nazionale) è sulle tribune per relazionare Prandelli riguardo il suo stato di salute in vista del Mondiale e lui cerca di farsi trovare pronto. Peccato non aver messo il timbro nel tabellino dei marcatori. Convalescente!
Gervinho 7: Il Bentegodi è la sua seconda casa e dopo la prestazione deluxe contro l’Hellas si ripete anche con il Chievo, sbloccando una gara insidiosa appena dopo il quarto d’ora. Sull’errore di Cesar l’ivoriano è abile nello scivolargli alle spalle e conquistare un pallone comodo a tu per tu con Agazzi, battuto grazie ad un destro al volo non impeccabile tecnicamente ma estremamente efficace. Ha anche il tempo di mangiarsi il solito gol a una manciata di minuti dal fischio finale con un colpo di testa a botta sicura che centra Agazzi quasi incredulo. Sgusciante!
Destro 6,5: I macroscopici errori della retroguardia clivense premiamo anche lui intorno al 30′ con la più comoda delle occasioni a pochi passi dall’estremo gialloblù. Dainelli lascia lì la sfera ma l’attaccante marchigiano se la trascina sull’esterno prima di concludere a lato. Si rifa con gli interessi una decina di minuti più tardi con la rete del raddoppio che spegna qualsiasi velleità di rimonta. Da dicembre i numeri parlano chiaro, otto centri in campionato con una media di un gol ogni 119′, praticamente uno a partita, roba da Trezeguet. Cecchino!
Torosidis (dal 46′ per Maicon) 6: Concentrato in ogni diagonale difensiva, non molla un centimetro nei contrasti donando solidità alla retroguardia. Non c’è molto da fare visto il livello del Chievo ma quel poco lo fa senza sbavature. Professionista!
Florenzi (dal 58′ per Totti) 6: La squadra non ha bisogno di affondare dopo il suo ingresso e la maggior parte del tempo lo passa nel rincorrere gli avversari nella nostra metà campo. Centellinato in vista del rush finale!
Bastos (dal 75′ per Destro) s.v.: Si vede poco e la sensazione è che vada ad una marcia in meno rispetto agli altri.
All. Garcia 7: Sceglie di puntare ancora sulla coppia Totti-Destro e viene premiato dalla prestazione della squadra. Con Romagnoli terzino al posto di Dodò gli equilibri sono meno labili rispetto a quanto visto contro l’Udinese e De Sanctis può stare più tranquillo. L’unico a non essere alternato è Gervinho ma a quanto pare non sembra averne bisogno. Con cinque gare in quindici giorni sarà fondamentale saper gestire il turn-over. Serafico!
Arbitro Mazzoleni 6: La sfida fila via liscia senza grosse discussioni. L’ammonizione per Benatia a termini di regolamento può starci, così come un fallo di mano dello stesso marocchino non ravvisato. No contest!
A cura di Angelo Papi