“Scudetto? Non posso mentire, è andato. Possiamo puntare a obiettivo che possiamo raggiungere: il secondo posto, e farci trovare pronti per la prossima stagione, con gli uomini giusti, creando la giusta mentalità”. Così il tecnico del Napoli Rafa Benitez si è espresso in un forum organizzato dalla redazione del quotidiano locale. “Voglio creare una struttura che poi resti alla società ed alla città. Quando lavoro per una squadra penso che devo stare lì 10 anni, perché c’è un progetto, non sono un allenatore che va in una società, vince qualcosa e poi va via. Il Napoli non deve vincere un titolo ogni 25 anni. Se l’anno prossimo saremo nelle stesse condizioni, allora ci sarà da preoccuparsi. Non ho dubbi che il secondo posto è possibile, il mio Oscar resta il campionato: vincere con la Roma è importantissimo”
“Al Liverpool sono stato sei anni, ecco, in Italia si deve imparare la fiducia in un progetto, in un allenatore, in un’idea – sottolinea Benitez – Vedere squadre che hanno 5-6 allenatori in un anno non e’ la strada giusta. Per crescere serve un’idea, fare una scelta, dire ‘questo e’ l’allenatore e andiamo avanti con lui’, altrimenti diventa difficile arrivare al traguardo. Napoli e’ una citta’ bellissima, che ha tante cose da insegnare, ma dobbiamo pensare cosa vogliamo conseguire, dove vogliamo arrivare. E non si puo’ cambiare idea ogni settimana, i bilanci si fanno alla fine”. Il tecnico spagnolo ricorda che “questa squadra ha giocato benissimo contro il Borussia Dortmund, contro l’Arsenal, contro la Roma. Ancora non lo facciamo sempre ma siamo vicini, siamo arrivati a un certo livello e ora dobbiamo mantenerlo”. Sotto accusa e’ finita la difesa ma “e’ la squadra che deve lavorare insieme per aiutare Reina e nel frattempo continuare a creare situazioni da gol”, replica Benitez, che non dimentica i suoi maestri.
“Sono stato in Italia tanti anni. Da giovane andavo a vedere il Milan, la Fiorentina, ho fatto tante fotocopie e seguito tanti allenatori italiani. Sono amico di Sacchi, ho parlato con Capello, Ranieri. Da giovane facevo sempre domande ma si puo’ sempre imparare, per esempio oggi parlo con Del Bosque del ‘falso nueve’”. E a proposito del ct delle Furie Rosse, ieri l’Italia e’ stata sconfitta da Iniesta e compagni ma secondo Benitez non e’ un problema di condizione fisica come sostiene Prandelli. “La realta’ e’ che la Spagna e’ una nazionale di massimo livello, che gioca un calcio velocissimo, di qualita’ e per questo e’ campione del mondo. Per arrivare a quel livello bisogna crescere in tante cose. La rosa spagnola e’ fortissima, ieri in panchina avevano gente come Silva e Navas”.
Fonte: corrieredelmezzogiorno.it