Queste le parole di Fabio Viviani, vice di Guidolin sulla panchina dei friulani, che spiega come l’Udinese arriva alla sfida di lunedì sera:
L’Udinese è la squadra che ha messo più in difficoltà la Roma ?
Noi sappiamo di essere una buona squadra, credo la più giovane del campionato, produciamo giocatori che poi diventano spesso top della Serie A e non solo. E’ il nostro lavoro e sappiamo farlo bene: proprio la Roma quest’anno beneficia di uno di questi nostri prodotti, cioè Benatia.
Qual è la differenza fra Roma e Juventus ?
La Juventus ha dentro la forza di vincere e confermarsi una squadra leader. La Roma sta facendo un grande campionato e ora la Roma deve avere la stessa forza di confermarsi.
L’Udinese arriva all’Olimpico con molte assenze. Com’è la situazione ?
Confermo che ad ora l’unica assenza certa è quella di Bruno Fernandez, squalificato.
Quale giovane dell’Udinese vedi pronto a diventare un giocatore di prima fascia ?
Tra i tanti ad oggi dico Max Pereyra, che è da noi da un po’ ed ha grandissime qualità che dimostra giorno per giorno. Ma posso citare Vidmer o lo stesso Scuffet.
A proposito di Scuffet, c’è il rischio di esaltarlo un pò troppo, nella spasmodica ricerca del “vice-Buffon” ?
E’ indisutibile il fatto che sia un talento, ma è normale che deve lavorare e migliorare. La caratteristica che lo contraddistingue però è che non gli pesa la maglia, rendendo interventi difficili come cose normali.
Come procede la crescita di Nico Lopez ? E qual’è il problema di Muriel ?
Per quanto riguarda Lopez, è un ragazzo di grande talento che piano piano sta sbocciando e forse sta trovando qui il posto giusto per maturare: lavoriamo molto sui giovani con programmi sul campo ma anche integrativi, dato che loro sono un patrimonio del calcio. Lui ha bisogno di capire come gestire la palla quando la trova fra i piedi. Il discorso su Muriel è simile: deve abituarsi di più ad essere giocatore completo, dato che ha un talento purissimo: deve imparare a saper lavorare bene per la squadra.
Di Natale si ritirerà a fine stagione ?
Totò qui a Udine è come Totti per voi a Roma: è il nome per cui da tutto il mondo si ricordano di Udine e dell’Udinese, più di Zico. Dunque per noi è un’icona, un giocatore importantissimo.
Avete passato un momento difficile in questa stagione, superato però egregiamente fino ad arrivare al prolungamento di Guidolin. Come valuti tutto ciò?
Qui forse ci si è abituati a risultati un po’ troppo grandi e ci siamo smarriti un pochino tutti quanti. L’Udinese è una squadra provinciale a cui possono capitare errori sui quali però lavoriamo costantemente anche per evitarli. Puntiamo sempre alla permanenza in Serie A e al grande risultato di provare e riuscire, a volte, a giocare alla pari con le squadre di prima fascia, come la Roma, il Napoli o la Juventus.
Fonte: TRS