Per Francesco Totti e Rudi Garcia tutte le strade portano a Roma. Ma nel tragitto c’è tempo per concedersi un fuori percorso. E così, nello stesso giorno, capitano e allenatore si ritrovano assieme non su un campo da calcio, bensì in libreria. La Mondadori ha infatti messo in vendita da oggi l’autobiografia del tecnico francese («Tutte le strade portano a Roma. Il calcio è la mia vita ») e l’ultima fatica ‘letterarià dell’attaccante («Roma 10»). Il contenuto del libro di Garcia, uscito nei mesi scorsi in Francia, sarà oggetto di discussione domani sera nell’ultima puntata de ‘Le Invasioni Barbarichè su La7. Il tecnico parteciperà come ospite di Daria Bignardi alla trasmissione televisiva e approfondirà i temi legati al suo lavoro e alla sua vita privata. Nell’autobiografia, ad esempio, Garcia si definisce come un «elettrone libero» che senza aiuto di nessuno «si è fatto strada da solo». Anche in mezzo ai giocatori: «Farsi sentire è una cosa, farsi capire è un’altra. Ma le due cose devono procedere di pari passo in uno spogliatoio». Il tecnico poi rivela i suoi riti pre-partita: «A un’ora dal calcio d’inizio non c’è niente che possa farmi uscire dalla mia bolla. Sono inavvicinabile, quasi inaccessibile. Ci sono però due rituali di cui ho assolutamente bisogno. Quando i giocatori vanno in campo per il riscaldamento mi ritiro in un angolo, da solo, in tranquillità. Creo il vuoto attorno a me. A volte mi lucido le scarpe, oppure mi fumo una sigaretta. E allora prendo il telefono. La prima chiamata è personale, per mia madre. La seconda è di natura professionale: telefono a Christophe Prudhon». Quest’ultimo è una sorta di osservatore (ingaggiato dalla Roma su espressa richiesta del tecnico) che da parecchi anni accompagna Garcia studiando i futuri avversari per poi riferire tutto nei minimi dettagli. E le ultime pagine dell’autobiografia sembrano proprio un messaggio ai naviganti: «Aspetto la gara di ritorno con la Juventus con impazienza. Mi auguro che possa risultare decisiva per entrambe le squadre. Stiamo avanzando, passo dopo passo, per stordire i nostri avversari nel turbine dei nostri sogni. I miei e quelli di tutti i romanisti». Compreso Francesco Totti, che Garcia paragona «a Platini o Maradona». «Non giocherà per sempre? E chi può farlo?» sottolinea quindi il tecnico, rivelando di esser stato consultato dai dirigenti nel momento in cui si stava discutendo il prolungamento di contratto di Totti: «Chiesero il mio parere sull’opportunità di rinnovare per due anni, la mia risposta affermativa fu tanto facile quanto spontanea». Così come è spontaneo Totti, sempre pronto alla battuta e adesso autore di un nuovo libro in cui racconta un’avventura fantasiosa ambientata nei giorni di riposo dall’attività agonistica. In «Roma 10» infatti, il capitano sale su un vecchio taxi e approfitta del suo doppio lavoro per girarsi la Capitale in allegria e santa pace (come sogna da anni). In più, quando il taxi fa retromarcia, si trasforma in una macchina del tempo consentendo a Totti di caricare e fare due chiacchiere a bordo con illustri personaggi della storia italiana. Così, fra gli altri, il n.10 discute con Pitagora e Archimede, tenta di convincere Galileo che la rivoluzione zemaniana è più importante di quella copernicana, e si accapiglia con Cristoforo Colombo su quale sia la strada più diretta per portarlo al suo appuntamento, in via delle Indie. Per quella che porta allo scudetto, invece, meglio chiedere a Rudi Garcia
Fonte: Ansa