In occasione della presentazione del suo libro – “Tutte le strade portano a Roma” -, Garcia poco fa ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Cosa conta nel calcio: le amarezze o le vittorie, cosa dà più slancio ?
Io faccio questo lavoro per vivere delle emozioni collettive, quello è il bello del mio mestiere. Penso che dalla sconfitte si impari di più: mi piace questo momento dove le cose sono più difficili. Quest’anno è successo un paio di volte e ho visto la forza mentale del mio gruppo: una striscia di vittorie incredibile dopo…
Del suo gruppo cosa ci dice ?
Quando sono arrivato l’ambiente era difficile. Già l’ho detto, ho lavorato sulla fiducia dei giocatori e sul gioco della squadra: avevano bisogno di trovare di nuovo piacere nel giocare, dopo con questo lavoro e questa unità sono arrivate le vittorie.
Lei rappresenta un unicum: la Roma vince e dà spettacolo, colpendo al momento giusto
Il merito è di tutti. De Rossi e Totti? Due guerrieri. La nostra vittoria è stata ridare il sorriso e l’orgoglio ai nostri tifosi. Guardate l’Atalanta: l’ambiente all’Olimpico era fantastico. Vero, abbiamo fatto bei gol ed abbiamo giocato bene, ma l’unità tra tifosi e squadra è la mia soddisfazione principale.
Roma, tanta passione e tanta pressione. Com’è stato per lei ?
I tifosi erano delusi e lo capisco, ma bisogna sempre avere rispetto per la squadra e i giocatori: capisco il momento brutto, ma quando le cose non vanno bene, proprio in quel momento, abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Ho cercato di convincere tutti che la squadra era buona e che potevano provare piacere nel giocare insieme, ottenendo risultati. La mentalità vincente era fondamentale, per me.
Lei ci crede ancora allo Scudetto ?
Come dite voi, finché c’è vita, c’è speranza. Sicuramente ogni giornata che passa è più difficile: ma forse le cose arrivano quando meno le si aspettano. Sembra che non possa succedere, ma forse proprio ora può succedere, no ? Noi giochiamo contro la Fiorentina che è veramente una gran bella squadra. A volte i risultati non si conoscono mai prima…
Giusta la differenza di 8 punti ?
Per il momento è così. Il nostro campionato è da record, anche quello della Juventus. Le due squadre hanno fatto cose grandi: rimangono ancora 15 punti da prendere, faremo i conti alla fine.
Ha chiesto qualche giocatore a Sabatini ? Jackson Martinez ?
Non ne abbiamo ancora parlato. Una cosa che ho detto a tutti è che il mio desiderio, quando si ha una rosa del genere, è quello di tenerla così e rinforzarla con nuovi acquisti. Ma poi c’è il piano economico: speriamo di raggiungere matematicamente questo secondo posto. Se facciamo la Champions, io almeno voglio passare il girone. Non possiamo forse ancora lottare con le grandi europee, ma è il nostro obiettivo futuro.
Cosa pensa del codice etico di Prandelli ?
Le regole portano ad interpretazione: la gente può capire che ci sono due pesi e due misura, ognuno fa come vuole. Io non mi sparo una pallottola nel piede, ma ci sono delle cose che i giocatori non devono fare. Mettersi in un quadro troppo stretto può essere un problema, ma non è il mio.
Il suo futuro ? Rinnova ?
Già l’ho detto: sto bene qui, con i dirigenti parleremo del rinnovo a fine stagione.
Che giudizio ha degli italiani ?
L’Italia è un bel paese, soprattutto Roma, che è la vostra capitale e mi è entrata nel cuore per la passione dei tifosi. Si vive il calcio qui, io sono più misurato e bisogna godersi il momento. Forse ci saranno momenti difficili, va ricordato: avremo bisogno del sostegno di tutti, ma cercheremo di costruire una Roma forte.
Stordire l’avversario con il turbine dei sogni
Sogniamo in grande, va bene così.
Fonte: Sky Tg24