(G.Piacentini) – «Nelle prossime settimane dovremmo avremo il progetto cantierabile dello stadio della Roma, in modo tale da rispettare il calendario promesso, che sarà stringente e rigoroso». Alla conferenza stampa in Campidoglio di un evento dedicato ai 40 anni dal primo scudetto della Lazio, ieri mattina l’argomento più trattato dal sindaco Ignazio Marino è stato il nuovo stadio della Roma, che sorgerà a Tor di Valle sui 30 mila metri cubi di terreno dove ora c’è l’ippodromo. «Abbiamo costruito una sorta di cabina di regia coordinata dall’assessore all’Urbanistica Caudo, stiamo lavorando», ha aggiunto Marino che lo scorso 26 marzo, nella conferenza congiunta, ha sposato il progetto americano della nuova casa romanista.
La presentazione del piano di sviluppo completo – di cui si sta occupando Parsitalia, con Luca Parnasi che è anche manager del progetto – riguarda non solo lo stadio ma anche le aree circostanti e le infrastrutture (strade, parcheggi, mezzi di trasporto) che dovranno essere potenziate o costruite ex novo. Dal momento in cui il Comune riceverà il progetto avrà 90 giorni di tempo per valutare «il pubblico interesse della proposta», e dare il via libera. Incassato il primo sì, partirà la fase decisiva. La Roma presenterà il progetto definitivo e il Comune, previa conferenza dei servizi decisoria che può richiedere modifiche al progetto, dovrà deliberare: la conclusione della procedura entro 120 giorni. «Vogliamo che la prima pietra sia posta entro gennaio del 2015» la speranza del presidente Pallotta. «Dovrà essere pronto in due anni», ha sempre sostenuto Marino. Una scommessa condivisa che entrambi voglio vincere, soprattutto per non perdere la faccia.