Il presidente della Figc Giancarlo Abete spiega come è fallita la richiesta di decadenza dalle cariche federali e sportive per il presidente della Lazio Claudio Lotito condannato in secondo grado per omessa alienazione delle partecipazioni societarie e in attesa di conoscere la determinazione della pena da parte della Corte d’Appello di Milano.:
“Nei confronti di Lotito non esistono le condizioni di decadenza dalle cariche sportive: la priorita’ delle fonti fa riferimento al principio fondamentale dello statuto del Coni”, Abete ha quindi chiarito che la carica di Lotito non decadra’ in quanto “deve intendersi che l’articolo 22 bis delle Noif – il concetto del numero uno Figc -, mantiene validita’ ma in relazione a sentenze con condanne superiori all’anno. In questo caso il problema non sussiste, perche’ anche se venisse dato il massimo della pena per quel reato, saremmo al di sotto del minimo edittale previsto per la decadenza ed ineleggibilità”.
Fonte: italpress