Tempo di rifinitura in casa Roma in vista dell’impegno di domani all’Olimpico contro il Parma: si recupera la 22sima giornata quando la gara fu sospesa per impraticabilità del campo. Tiene alta la concentrazione Rudi Garcia, consapevole dell’elevata posta in palio nella gara di domani, che ha incontrato i giornalisti nella rituale conferenza stampa precedente alla gara con il Parma. Il doppio ex Marco Delvecchio, ammantatosi con la maglia gialloblu negli ultimi frangenti della sua carriera, ha parlato della gara svelando alcuni retroscena relativi allo scudetto del 2001. In giornata Prandelli a margine di un evento svoltosi a Firenze per i 60 anni di Antognoni ha dedicato un pensiero a Francesco Totti.
TRIGORIA – Il gruppo, orfano di Balzaretti (fisioterapia e palestra) e Nainggolan (lavoro specifico in palestra), è scesa in campo intorno alle 11.15. Dopo una breve fase di riscaldamento, si è subito passati a lavorare con il pallone. Partitella a porte piccole e poi fase tattica dove Ljajic è stato provato insieme a Destro e Gervinho. Difficilmente però il tridente di domani non sarà completato da Totti. In mediana ci sarà Taddei al posto di Nainggolan mentre
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CONFERENZA STAMPA GARCIA – Bisogna vincere domani, non è vinta perché il Parma gioca per l’Europa. Non importa chi abbiamo davanti, abbiamo fame, siamo carichi e speriamo di vedere molti tifosi perché anche loro si aspettano che andiamo avanti. Speriamo che pur giocando alle 18.30 i tifosi che lavorano possano venire”. Serra i ranghi Rudi Garcia in vista dell’impegno importantissimo di domani con il Parma che in caso di vittoria potrebbe mettere una pietra tombale sul discorso Champions League con il Napoli. Questi ed altri spunti sono stati offerti dall’allenatore transalpino nel corso della conferenza stampa di presentazione della sfida contro i ducali.
LE PAROLE DI DELVECCHIO – L’ex calciatore giallorosso Marco Delvecchio che negli ultimi anni della sua carriera ha indossato per pochi mesi anche la maglia del Parma ha parlato della sfida imminente tra le sue due ex squadre, rivelando che lo scudetto conseguito nel 2001 con la Roma non fu una vittoria da parte di un gruppo unito e celebrando le capacità di Capello di riuscire a far concordare un insieme di calciatori non affiatati: “Quando si dice l’importanza di essere affiatati… noi eravamo tutto tranne che un gruppo unito. C’erano gli argentini, i brasiliani e un gruppetto di italiani, ma tutti avevamo la determinazione di voler vincere”
PRANDELLI SU TOTTI – “Antognoni, Totti, Del Piero, Maldini sono stati giocatori che hanno rappresentato una società per anni, e non sono stati premiati solo perchè sono stati bravi calciatori ma perché hanno avuto una capacità di aggregazione straordinaria. Così si é espresso Cesare Prandelli In occasione dei 60 anni compiuti da Giancarlo Antognoni e del conferimento delle “Chiavi della città” di Firenze.
A cura della Redazione di GazzettaGialloRossa.it