(M.Cecchini) Chi ha il cuore giallorosso farà bene a non essere scaramantico, perché il ricorso presso la Corte di Giustizia Federale sarà discusso il 17 (aprile).Stiamo parlando del caso Destro e dei 3 turni di stop che gli sono state comminate dal giudice Tosel (la quarta è per somma di ammonizioni), che continua ad avvelenare le acque di un campionato a cui anche la politica, al solito, dà sponda.
IL RICORSO Sotto la regia dell’avvocato Antonio Conte, la Roma sta mettendo a punto la strategia difensiva, anche se ha ricevuto gli atti della procura sportiva solo ieri sera. La linea è quella di discutere la sentenza nel metodo (l’applicabilità della prova tv) e nel merito (la durezza della sanzione). Detto che Destro potrebbe andare alla Cgf per la propria autodifesa, sul primo fronte si ripeterà come l’arbitro Massa avesse già sanzionato l’azione e si ricorderà come lo stesso Massa, a fine gara, avesse assicurato ai dirigenti giallorossi di aver visto tutta la dinamica. Insomma, chi dice la verità? Sul secondo fronte, si proverà a dimostrare che il gesto non era stato particolarmente violento, tanto che Astori non era caduto a terra e alla fine aveva abbracciato con affetto Destro. Non solo, pare che in una in tv durante la partita si fosse lasciato intendere che anche il quarto uomo aveva detto a Garcia – che chiedeva l’espulsione di Astori, perché tratto in inganno dalla simulazione di Destro – come quest’ultimo in realtà avesse compiuto un gesto violento. Di questo, nel referto non c’è traccia Anche qui: vero o falso?
DALLA FIGC A D’ALEMA In ogni caso il caso è così delicato che la Figc sta già pensando a un cambio di norme. Tardi per Garcia. che ieri, ospite su La7 per presentare la sua autobiografia, è tornato sulla squalifica. «Destro non è uno violento, ed il calcio è uno sport di contatto. È vero che ha dato una manata, ma l’arbitro ha visto tutto. La regola dice che non è prova tv se ha visto. È più moviola che prova tv, anche se a me piacerebbe che fosse introdotta. Il ricorso? Sarebbe logico vincerlo, ma la Roma non è una squadra perseguitata». Durante la puntata, Garcia , che ha ringhiato su Gasparri («Non sapeva chi ero? Mi piacerebbe incontralo ora»), ha salutato anche il presidente D’Alema, tifoso giallorosso, a cui è stata donata anche una maglia e lui ha ricambiato scherzando: «A Chiellini avrebbero dato lo sconto, due turni: per la Juve c’è più benevolenza». Ma se D‘Alema sorride, la politica ha scatenato la solita caccia alla visibilità. «Il campionato è falsato da errori arbitrali e inadeguatezza della giustizia sportiva». twitta Miccoli, deputato Pd. E a fare il coro arriva anche l’ex sindaco di Roma, Alemanno: «La giustizia sta prendendo una cantonata». Benvenuti al Bar Sport Italia.