(M.Cecchini) – Se riuscissimo a vederli come sono davvero, forse ci sarebbe poco spazio per la meraviglia.I calciatori sono per prima cosa ragazzi (a volte soprattutto) e proprio per questo in cima ai loro desideri quotidiani ne mettono uno: stare bene insieme. È quello che sta accadendo adesso alla Roma ed infatti – sull’onda dei risultati (primo fra tutti la qualificazione diretta in Champions) – fra canti, balli e festeggiamenti i giocatori più importanti si sono detti ad alta voce: «Dài, restiamo tutti e proviamo a vincere lo scudetto e fare una grande Champions».
PJANIC & CO Messa così è facile. Alla Roma – tra loro e con Garcia – stanno bene davvero, ma ognuno ha accanto agenti, parenti e situazioni che a volte vorrebbero portarli lontano. Negli ultimi dieci giorni, infatti, si sono visti a Trigoria i manager di tutti i giallorossi che si barcamenano tra mercato o semplici ritocchi contrattuali. D’altronde, è da capire anche la posizione della dirigenza, che deve fare i conti innanzitutto con un «rosso» a giugno di circa 25 milioni. E allora tutto ruoterà attorno alla questione Pjanic: se il bosniaco accetterà un rinnovo da 4 milioni «tutto compreso» (cioè con bonus facili), il rinnovo ci sarà anche se con una clausola da circa 30 milioni. Il problema è che il fantasista vorrebbe 4 milioni più bonus e la società non intende far impazzire il tetto degli ingaggi. E allora i piani sono due: se Pjanic rimarrà, sarà un mercato di ritocchi; se Pjanic partirà, si investirà su un grande centrocampista (Paulinho, Rafa Silva etc). D’altronde , il Psg è sempre in pressing e la Roma – che ricorda anche le due prime stagioni non brillanti del bosniaco – deve fare i conti con tutto. Ad esempio anche con un Benatia che, guadagnando «solo» 1,2 milioni, forte delle offerte di Bayern e Chelsea, vuole uno stipendio da circa 2,8 milioni più bonus. Per non parlare di Strootman, concupito dal Manchester United(soprattutto se arriverà Van Gaal in panchina) o Maicon, che ha richieste dal Palmeiras.
LUKAKU & KOLAROV In ogni caso, comunque si muoverà il fronte rinnovi, il d.s. Sabatini si muove a tutto campo e così prende quota la pista dell’ex laziale Kolarov (ManCity) per la fascia sinistra e Lukaku (Everton, ma di proprietà Chelsea) per l’attacco. Non a caso anche ieri Garcia e Sabatini hanno parlato a lungo di mercato, dopo che nello spogliatoio si è dibattuto se rispondere alle frecciate di Conte oppure se lasciare l’onere all’allenatore.L’impressione è che, cominciando ieri da Baldissoni, parleranno in tanti.
«MIRO,XAVI E MOU» Garcia, comunque, è stato lo stesso protagonista in una intervista a Fox Sports, che andrà in onda nel fine settimana. Oltre che della sua autobiografia, il francese ha parlato di calcio internazionale, e quando si è parlato di Barcellona ha articolato un questo concetto: Xabi e Iniesta a volte sono più importanti di Messi perché costruiscono gioco, «e Pjanic è come Xavi e Iniesta». Non sono mancati poi gli elogi al Bayern Monaco e Mourinho, «un grande, anche perché difende sempre i suoi ragazzi». Nessuna meraviglia, allora, che il patto Champions possa superare anche l’estate.