(C. Zucchelli/A. Pugliese) «Lo scudetto? Finché c’è vita c’è speranza». Già, è la filosofia di Garcia, uno che non si arrende fino all’ultima curva. Anche se, è ovvio, il tecnico della Roma sa che è sempre più solo un sogno. Ma sa anche di aver fatto grandi cose e che se vincerà sabato a Firenze, sarà Champions matematica. E, da lì, vuole ripartire per salire. «Voglio lottare per lo scudetto e giocarmela in Champions. Dovrò parlare con i dirigenti e vedere cosa si può fare. Sono ambizioso e a volte poco paziente: vorrei tenere questa rosa e rinforzarla, ma so che c’è la questione economica». Già, intanto però appena il 2° posto sarà certo, Garcia porrà le condizioni. Sta già organizzando le due tournée Usa e il ritiro (metà agosto, in Trentino), presto dirà cosa gli serve e cosa no. C’è un gruppo di intoccabili. Tra questi «Totti e De Rossi, due guerrieri», ma anche Strootman (l’infortunio l’ha tolto dal mercato), Florenzi, Destro (oggi alle 13.30 il ricorso sulla squalifica per 3 gare con prova tv, non ci sarà lui ma il d.g. Baldissoni e l’avvocato Conte), Castan e De Sanctis. Un gruppo di cui dovrebbero far parte Benatia (pronto l’assalto di City, Bayern e Barça), Nainggolan (da riscattare la seconda metà) e Maicon. Da valutare Dodò, Romagnoli e Pjanic, sul quale peserà Garcia, che vuole una soluzione alla questione (rinnovo in bilico) prima del Mondiale.
In bilico «So che le rose cambiano ogni anno», ha detto il francese giorni fa. E infatti la Roma farà anche mercato in uscita, a caccia di sinergie economiche per rinforzarsi. I rientri dai prestiti (su tutti Borriello, José Angel e Marquinho) verranno piazzati altrove, difficile il rinnovo di Taddei, possibile addio a Balzaretti (rescissione?) e Ljajic (Ramadani lo sta offrendo in Inghilterra).
In entrata Nei prossimi giorni saranno in Italia Manzo e Lara, gli agenti di Jackson Martinez, la punta colombiana. C’è una clausola rescissoria di 40 milioni, ma il Porto a 27- 28 potrebbe cedere, considerando la trattativa-Iturbe, l’esterno che la Roma può riscattare con il Verona (maxioperazione, ci finirà dentro il riscatto di Marquinho?). Poi ci sono Koke, un pallino del d.s. Sabatini, la pista per Parolo e i fari puntati su due esterni di difesa: Evra (in scadenza) e Digne. Su tutti, però, l’ultima parola toccherà a Garcia. «A Trigoria non arriveranno giocatori senza il mio consenso», disse un anno fa. Ora più che mai.