(C.Zucchelli) – Un altro secondo posto a portata di mano. Chissà se a Rudi Garcia farà piacere sapere che a fine stagione rischia di ritrovarsi con un’altra piazza d’onore, quella del numero di gol segnati dalla Roma in un campionato. Una storia strana, e beffarda, la sua: macina record su record, mette insieme un campionato che, negli ultimi 7 anni, lo avrebbe visto vincere lo scudetto e rischia di ritrovarsi, a meno di miracoli, con la bacheca vuota. Una beffa che, vista la sua ambizione, sarà la base di partenza per il prossimo anno e magari, a consolarlo, ci penseranno ancora una volta i numeri che raccontano la grandezza della sua Roma. In attacco e in difesa.
I gol fatti I giallorossi, in 34 partite, hanno realizzato 69 reti, gliene mancano 5 (in 360’) per diventare, con 74, la seconda squadra romanista più prolifica di sempre. Il gradino più alto del podio, occupato dalla Roma di Burgess del 193031, con 87 gol in 34 gare, è irraggiungibile, più a portata di mano Spalletti, 74 centri in 38 match nel 20062007, anno in cui Totti vinse la Scarpa d’oro, e Baccani (19291930), 3° a 73.
Castan su Garcia Considerando che, nella Roma, hanno segnato quasi tutti (17, come il Milan che arriverà venerdì all’Olimpico), Garcia adesso aspetta le reti di Castan e Dodò, tra i titolari gli unici rimasti a secco. Proprio il difensore centrale, che ha ormai abbandonato la speranza Mondiale, a Sky ha raccontato quanto sia forte il legame con il francese: «Per lui — ha detto — andrei anche in guerra». di indossare l’elmetto non c’è bisogno, di evitare le ammonizioni sì, visto che è in diffida e con Benatia ai box una sua assenza comporterebbe l’esordio assoluto della coppia RomagnoliToloi.
I gol subiti Meglio non rischiare, anche se la difesa giallorossa quest’anno sembra imbattibile indipendentemente dagli uomini. Non a caso, finora, è la seconda meno battuta di sempre. Medaglia d’oro, stagione 197475, alla Roma di Liedholm, con sole 15 reti subite in 30 partite. Argento a quella di Capello, 19 reti in 34 (stagione 20032004), a parimerito con Garcia, che ha gli stessi numeri di Don Fabio (media 0,56 gol subiti) ma deve ancora disputare quattro partite. Gli obiettivi sono due: mantenere la porta inviolata e imitare gli altri due tecnici che sono con lui in questo speciale podio. E che non si sono dovuti accontentare dei record.