(C.Zucchelli) – De Sanctis mandato via dal Napoli, Maicon che in Inghilterra faceva il turista, Castan offerto a mezzo Brasile (e mezza Europa), Dodò che sembrava uno studente dell’Erasmus, De Rossi pronto a trasferirsi, Pjanic che non poteva convivere con Totti, Destro alle prese con i drammi del ginocchio, Gervinho che viveva la stessa situazione di Maicon (solo che Londra è meglio di Manchester), Totti, ancora una volta, chiamato ad essere il salvatore della patria. Magari non sarà l’uomo della provvidenza (Baldissoni dixit), ma è grazie al lavoro di Rudi Garcia se la rosa della Roma, che fino al giorno prima del debutto in campionato sembrava una serie di punti interrogativi, oggi si è completamente rivalutata. A credere nei giocatori che stanno riscrivendo la storia giallorossa (e anche della Serie A, visto che 10 vittorie nelle prime 10 giornate non le aveva fatte nessuno) erano davvero in pochi: lo stesso Garcia e il d.s. Sabatini.
Valore raddoppiato Considerando che tra Lamela, Osvaldo e Marquinhos la Roma aveva incassato oltre 50 milioni, il presidente Pallotta, in fin dei conti, non poteva lamentarsi neanche lo scorso anno. Almeno dal punto di vista economico, il lavoro dei manager giallorossi era stato perfetto anche dodici mesi fa. Mancavano i risultati, che invece quest’anno sono arrivati. Grazie, appunto, anche a quei giocatori che sembravano scommesse e hanno, quantomeno, raddoppiato il loro valore. In difesa Maicon è stato preso a parametro zero e oggi il Palmeiras è pronto ad offrire almeno 3 milioni alla Roma, Benatia, pagato 13, veniva considerato troppo caro e nessuno aveva la certezza che valesse Marquinhos. Oggi, il brasiliano fa la panchina al Psg e il marocchino è richiesto da Bayern e Barcellona, pronti a spendere 25 milioni. Discorso simile quello di Castan: pagato 5 milioni, crollato 12 mesi fa a meno della metà, oggi per la Roma ne vale circa 10.
L’incognita Uno in più è stato pagato, 3 anni fa, Pjanic (che il c.t. bosniaco vorrebbe in ritiro per il 15 maggio). Oggi, col contratto in scadenza, per il bosniaco Sabatini chiede il triplo. E c’è la fila per strapparlo ai giallorossi, che faranno di tutto per trattenerlo. Non ci sono dubbi, invece, su quello che faranno Strootman e Nainggolan, per la metà del quale saranno versati a giugno 6 milioni al Cagliari. Sempre a centrocampo, è ridiventato intoccabile De Rossi, che oggi viene definito a Trigoria «senza valore», mentre un anno fa si parlava di una sua cessione per meno di 20 milioni.
Stabili e bocciati Tutto perfetto, dunque? Quasi. Perché qualche eccezione alla regola c’è: Ljajic, ad esempio, sta crescendo, ma non ha avuto il boom di altri suoi compagni, Dodò idem, per Bastos difficilmente si spenderanno i 3,5 milioni del riscatto. E poi c’è Jedvaj: pagato 5 milioni, ha giocato appena 7 minuti. Praticamente per ogni minuto che è sceso in campo è costato alla Roma 714.000 euro.