(A. Angeloni) – Da Biabiany a Biabiany. Il primo e l’ultimo a fare gol a Morgan De Sanctis. Sempre lui. Come se il cerchio si fosse aperto a Parma-Roma e chiuso dopo Roma-Parma. Come se adesso non ci fosse più spazio per nessun altro di infilarsi dentro quel cerchio, che Garcia, scudetto o no, vorrebbe tenere sempre blindato, specialmente qui a Cagliari, campo maledetto da sempre per la Roma. Con Biabiany ci fermiamo qui, abbiamo già dato, la speranza di Rudi, che a Cagliari ha un Maicon mezzo e mezzo per i noti problemi al ginocchio e affaticamenti vari, un Romagnoli reduce da noie muscolari e contro ha gente che fa della corsa l’arma più tagliente, vedi Cossu, Sau e Ibarbo. Ci sono, però, freschi e concentrati, Castan e Benatia, i due perni di sempre. Almeno loro. Ma qualcosa è cambiato nel modo di difendere della squadra.
Non solo per demeriti o acciacchi dei difensori. Innanzitutto non c’è Strootman e in mezzo c’è meno forza, in più è mancato ultimamente anche il signor filtro De Rossi, che ha dovuto saltare partite chiave, così come Maicon che convive con problemi vari e una volta c’è e un’altra no; in attacco, via via, Garcia ha rinunciato a Florenzi optando per un tridente pesante, con Destro, Totti e Gervinho. Traduzione: la squadra continua a vincere ma ultimamente becca qualche gol in più. E contro il Cagliari, Rudi, oltre a tener conto della tradizione sfavorevole, che vede la Roma non vincente da queste parti dal 1995 e che all’andata non ha incassato gol dai giallorossi, dovrà prendere in considerazione anche questa ultima tendenza a concedere troppo.
INVERSIONE DI TENDENZA
La Roma è passata dal non subire nemmeno tiri in porta, e questo avveniva nella prima parte della stagione con i giocatori che via via si immolavano davanti ai cartellini gialli pur di salvare la porta, fino a prenderne cinque nelle ultime tre partite in casa, sei nelle ultime sei (Callejon a Napoli). Quando era complicato per tutti avvicinarsi a De Sanctis i giallorossi hanno incassato un gol in dieci giornate, il primo di Biabiany, appunto. Quella media non è stata più tenuta, ma oggi, nonostante qualche sbandata, la Roma resta con la migliore difesa del campionato. Qualche dato: 17 gol subiti, migliore media europea con 0,54, in campionato la porta è rimasta inviolata 19 volte (con la coppa Italia, 21 su 35 partite). Sono numeri a cui Garcia tiene molto, non a caso, dopo la rete di Biabiany (la seconda) mercoledì si è infuriato anche pubblicamente, perché arrivata a risultato già chiuso, quindi per deconcentrazione. Quel gol ha riportato la Roma al “parimerito” con la Juve nella differenza reti. Con i bianconeri è sfida aperta, anche sui piccoli numeri. Non si sa mai.