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IL MESSAGGERO Morgan senza limiti. Rinnovo fino al 2016

De Sanctis
De Sanctis

(M. Ferretti) – Morgan De Sanctis ha 37 anni, 2 figlie e 19 reti sul groppone. Che, facendo un calcolo facile facile, sono mezza (o poco più) a partita. Ma la media dei gol al passivo non gli rende onore fino in fondo, perché De Sanctis può vantare la bellezza di 21 gare con la porta inviolata. La prima della lista a Livorno, nell’agosto dello scorso anno; l’ultima (per ora) venerdì passato all’Olimpico contro il Milan. Un rendimento straordinario, che in avvio di stagione forse neppure il portiere di Guardiagrele aveva immaginato o ipotizzato. Sta di fatto che, alla faccia di tutto e tutti, Morgan – numeri alla mano – dimostra di essere il migliore estremo difensore del campionato. Un bene per la Roma; una soddisfazione enorme per il giocatore, arrivato nella capitale accompagnato da un pizzico di scetticismo per via della cacciata dal Napoli. La Roma, ricorderete, era sulle tracce del brasiliano Rafael che, in extremis (contrariamente a quanto fatto da Benatia, Nainggolan e Bastos), scelse Napoli, che aveva già ingaggiato Reina, l’amico di Benitez: niente più spazio per Morgan, quindi, e addio inevitabile. Con la Roma in agguato per sistemare la propria porta dopo il fallimento di Stekelenburg e Goicoechea.

PROFESSIONE LEADER – Nel giro di pochissimi giorni, De Sanctis, pagato 500 mila euro, aveva già preso possesso dello spogliatoio. «Non smette mai di parlare…, nun s’azzitta mai», il commento divertito di Francesco Totti in quel periodo. E Morgan ci ha messo un attimo a mostrare la propria, forte personalità al pubblico romanista, avvelenato per quanto era accaduto nella finale di Coppa Italia contro la Lazio. «Vorrei dire ai tifosi che rialzerete la testa, saremo noi a rappresentarvi con orgoglio in mezzo al campo, statene certi! Forza Roma», urlò, microfono in mano, ai 25 mila tifosi presenti all’Olimpico il bollente giorno dell’open-day. Parola mantenuta. E così, una volta sistemata la faccenda Champions, e in attesa di vedere come andrà a finire la volata per il primo posto, Morgan si è lasciato un po’ andare, e basta andare a (ri)vedere le immagini del post Fiorentina-Roma per rendersene conto: c’è lui, nelle vesti di sgraziato ballerino, a guidare il gruppo impegnato in mezzo al campo in una sfrenata danza di gioia. Ed è stato ancora lui, nello spogliatoio del Franchi, a far partire, a tutto volume, l’inno della Champions League appena conquistata. Una competizione che lui ha conosciuto e frequentato con le maglie dell’Udinese, del Siviglia e del Napoli. Un portiere con 580 partite ufficiali alle spalle, Morgan. Un professionista che la Roma si terrà stretto anche nella prossima stagione (e non solo…), magari affiancandogli un collega più giovane (se non verrà confermato il giovane polacco Skorupski). E sembra che il ds Walter Sabatini, per una sorta di premio, nei prossimi mesi gli prolungherà il contratto, oggi in scadenza il 30 giugno del prossimo anno, fino al 2016. Da Trigoria arrivano in continuazione segnali in questo senso: Morgan, del resto, ha soltanto 10 mesi più di Buffon, il portiere della Nazionale. Domanda: chi non rinnoverebbe il contratto a uno come lo juventino, anche se finora ha beccato 3 reti in più (con una gara in meno) del romanista? 

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