(M.Ferretti) Parlando della sfida odierna in casa della Fiorentina, Rudi Garcia trova la maniera per mollare un paio di mazzate al sistema. E lo fa con il sorriso sulle labbra, usando l’arma dell’ironia. Argomento: il ricorso contro la squalifica di Destro respinto dalla Corte Federale. «Ho sempre lottato per veder usata la moviola in campo e sono veramente contento di constatare che questa cosa si è realizzata. Spero che adesso si unifichi in tutta Europa. C’è stata una legge Bosman, da giovedì c’è una legge Destro…», sottolinea il francese. «Non è un mio problema sapere come verrà applicata, mi auguro solo che valga per tutti. La moviola deve essere una cosa per aiutare il calcio, che adesso si può aiutare di più con questa legge. Sarebbe un bene soprattutto per gli arbitri che vedono una sola volta l’azione e quindi o bisogna togliere tutti i replay, e fare in modo che i telespettatori non vedano dieci volte la stessa azione, oppure usare la moviola come è accaduto con Destro, che è stato veramente un bel passo avanti». Touché.
«CHE BRAVO MONTELLA»
A Rudi piace, e nemmeno poco, la Fiorentina di Vincenzo Montella. «La Roma ha un gioco particolare, ma anche quello della Fiorentina mi piace, è molto europeo: all’andata è stata una bella partita e spero per i tifosi che sarà una gara allo stesso livello. Ci saranno grandi individualità ma anche due collettivi: ci sono le premesse per una bella partita». Garcia non si rassegna (o fa finta di farlo…) sull’esito della corsa scudetto. «Non sono tipo da rimpianti e a inizio anno avrei firmato con il sangue per una stagione così, con settantanove punti a cinque giornate dalla fine, ma non è ancora finita. Scudetto andato? Le cose ti capitano quando meno te le aspetti… Noi non sappiamo quale sarà la classifica finale, anche se adesso la Juve occupa il posto più favorevole. Ci sono ancora da giocare belle partite e sul piano personale mi auguro di vivere grandi emozioni sia in trasferta che in casa. So che la Juventus potrebbe festeggiare lo scudetto proprio all’Olimpico, ma può anche succedere che quella partita sia decisiva per noi. Ora non lo sa nessuno, e io non ho la sfera di cristallo…».
DUBBIO PJANIC-TADDEI
La Roma stavolta chiuderà la giornata, andando in campo sapendo i risultati di tutte le altre squadre, «ma non saremo condizionati dall’esito di Juve-Bologna. È già successo di giocare in posticipo e non è cambiato l’atteggiamento della squadra. Andremo a Firenze sapendo che si tratta di un campo difficile, ma faremo di tutto per allungare la striscia a otto vittorie consecutive. La nostra ambizione è prendere i tre punti a prescindere dai risultati che arriveranno prima», spiega Garcia. Fari puntati stasera al Franchi sull’ex di turno, Ljajic. «Ha fatto sei gol e sei assist: lo abbiamo preso per questo, perché è un giocatore decisivo. Le risposte vengono sempre dal campo e nell’ultima partita la sua è stata clamorosa», l’elogio di Rudi che non avrà problemi a far giocare Nainggolan, protagonista in settimana di un caso molto delicato. «C’è la sua vita sportiva, che a me interessa, e la sua vita privata che non riguarda nessuno. Radja sarà ancora una volta un giocatore importante per noi». Per quanto concerne la formazione, scontata appare la conferma del tridente d’attacco formato da Totti, Gervinho e appunto Ljajic. A centrocampo dovrebbe esserci il rientro di Pjanic, con l’esclusione di Taddei, ma nulla è scontato. Anzi. In difesa, Dodò in vantaggio su tutti (Romagnoli affaticato).
Prima convocazione per Marin, ex Lazio, Manchester City e Juventus, esterno basso mancino rumeno classe 1995.