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IL PAGELLONE Punti di (s)vista sul massimo campionato italiano di calcio

Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio della giornata calcistica, tra top e flop.

Marchetti

VOTO 0 GUANTA LA MELA, MARCHETTIII GUANTA LA MELA…

Una volta questo era un coro rivolto, in maniera forse ingenerosa, a Luca Marchegiani autore di qualche papera di troppo; nulla a che vedere con quanto messo in scena dall’estremo biancoceleste nella gara poi fortunatamente per lui vinta contro il Parma. Il 2-2 momentaneo arriva poco dopo la mezz’ora della ripresa in maniera incredibile: il pallone crossato dalla destra in area viene toccato da Cassano e smorzato da Ciani, rotolando innocuo verso la porta. Marchetti invece di raccogliere comodamente la sfera ci si addormenta sopra, facendosela passare sotto le gambe tra lo stupore generale e non riuscendo più a recuperarla prima che la stessa attraversi la linea bianca. Panzana talmente clamorosa che Fantantonio e compagni non esultano per pudore. Dopo il pastrocchio con il Ludogoretz in Europa League, l’ex Cagliari si ripete. Maurizio che non diventi un vizio…

Bibitaro

VOTO 1 BOTTIGLIE E PANINI AL SAN PAOLO

Increscioso l’episodio accaduto durante il corso del secondo tempo della sfida tra Napoli e Juventus, big match della 31esima giornata. Chiamato a battere un calcio d’angolo vicino al settore occupato dai supporters del ciuccio, Andrea Pirlo, viene infatti tampinato da un fitto lancio di bottigliette d’acqua che impediscono allo stesso centrocampista della Juventus di poter battere in maniera tranquilla il corner. Per non essere da meno gli ospiti si erano presentati al San Paolo con un coltello, un manganello, ma anche quattro cariche esplosive nascoste in alcuni panini: questo quanto è stato ritrovato dalle forze dell’ordine a bordo dei bus dei tifosi della Juventus in arrivo nel capoluogo campano. Ovvia sempre di più la certezza di possedere all’interno delle nostra società un indeterminato numero molto elevato di scappati dalla scuole. Bbbibitarooo.

Lodi

VOTO 2 CATANIA: TRASFERTE DA INCUBO

Con il poco confortante dato statistico di appena 2 punti conquistati su 48 a disposizione nella sfide esterne la squadra guidata da Maran, stecca anche in quel del Friuli complice la rete siglata nella seconda frazione dall’immancabile alfiere bianconero Totò Di Natale, candidandosi prepotentemente ad una facile retrocessione visto anche l’ultimo posto mantenuto con fermezza fino a questo momento. Dall’avvio del campionato è stato un sogno (incubo) ad occhi aperti con 19 sconfitte eclatanti ed appena 4 vittorie in tutto il torneo: un punto nelle ultime sette con quattro sconfitte consecutive (momento chiave) ed un successo che manca dal 16 febbraio. A nulla vale schierare il tridente composto da Bergessio, Barrientos e Keko. Addio, ciao ciao, auf wiedersehen, goodbye.

Rizzoli

VOTO 3 ECCEZZIONE OBBLIGATORIA

Incredibile quanto accade al minuto 35′ della prima frazione nella sfida tra Sassuolo e Roma: su suggerimento (sbagliato) da parte dell’addizionale di porta Peruzzo l’arbitro Rizzoli concede rigore a favore dei neroverdi. Peccato però che il presunto fallo tra Benatia e Sansone sia causato da una netta simulazione da parte dell’attaccante cresciuto nelle giovanili del Bayern Monaco, piuttosto che da una trattenuta o un tocco con il piede del centrale franco marocchino: capace nell’intervista post primo tempo di spiegare in maniera chiara e concisa quanto accaduto sul rettangolo verde. Ne conseguono 5′ di chiacchiere inutili tra il direttore di gara e il suo assistente tra le polemiche dei padroni di casa per un’ingiustizia più presunta che tale, e le proteste romaniste per una possibile, ennesima, beffa arbitrale. Per fortuna giallorossa, Rizzoli non cade nel tranello e sotto suggerimento dello stesso Sansone (“Benatia mi ha toccato, ma sono scivolato”), torna sui suoi passi ponendo fino alla kermesse teatrale. Il meglio che abbiamo!

Guarin

VOTO 4 GUARIN: FORSE ERA MEGLIO DARLO ALLA JUVE?

Grandissima l’ingenuità del colombiano che a cinque dal termine completa la rimonta dei toscani nella gara del Picchi di Livorno. Il retropassaggio dell’ex sposo promesso bianconero costa due punti d’oro (gli stessi che vedono al momento Stramaccioni in vantaggio su Mazzarri nel parallelo tra i due tecnici: 51 punti in 31 gare per il primo, 49 il secondo) all’Inter ora quinta a tre lunghezze dalla Fiorentina e costretta a vedere con un occhio di riguardo Parma, Atalanta e Lazio nella lotta per un posto valevole alla prossima Europa League. Ad approfittare della topica interista l’attaccante amaranto Innocent Emeghara, rapace nello sfruttare al meglio l’insperato appoggio da parte del centrocampista involandosi verso l’area di rigore ospite e battendo Handanovic, per il 2-2 finale. In precedenza aveva già accorciato le distanze la rete numero 12 in campionato di Paulinho. Da ricordare per i neroazzurri solo la prima perla con la nuova maglia del brasiliano Hernanes. Male male Walter.

J. Emanuel Vargas

VOTO 5 VARGAS SFIDA MIHAJLOVIC

Il calciatore peruviano, subentrato dalla panchina nel corso del secondo tempo prova a “spezzare” l’equilibrio di Marassi nella sfida contro la Sampdoria. Al 78′ si incarica della battuta di un calcio di punizione dai 30 metri, in posizione piuttosto centrale. Sinistro formidabile ai 140 km/h e palla che si schianta sulla traversa interna prima di rimbalzare sulla riga ed essere risputata fuori con una veemenza disumana. Sarà stata l’ispirazione dovuta alla vicinanza di Mihajlovic, specialista del calcio di potenza da fermo o il surplus di motivazione per il suo personalissimo derby (una stagione passata al Genoa), fatto sta che anche a rivederlo al replay non si riesce a tenere bene gli occhi sulla traiettoria del cuoio (ci fossero stati i palloni di un tempo magari andava più piano). E=mc2.

A. Cerci

VOTO 6 CERCI CHIAMA VITTORIA

Assist e gol per l’attaccante esterno di Giampiero Ventura protagonista indiscusso del successo del Toro contro la bestia nera Cagliari guidata da capitan Conti, autore di due doppiette nelle gare contro i granata. Splendido il cross per la rete in tuffo di El Kaddouri dopo una serpentina sull’esterno di destra, e letale il gol del 2-0 che chiude ipoteticamente il match a conclusione di una bella azione di contropiede dettata dall’undici di casa. Tra le nomination per il prossimo mondiale brasiliano con la rete numero 12 in questo campionato l’ex giallorosso, così come il suo compagno di reparto Immobile, ambisce ad una piazza d’onore. Cercinaldo. 

Estigarribia-De Luca

VOTO 7 ESTIGARRIBIA LA TOCCA PIANO

L’Atalanta di Colantuono non smette di stupire e centra la sesta vittoria consecutiva con vista sull’Europa contro un Bologna in disarmo, incapace di segnare. A trascinarla questa volta le così dette seconde linee, ovvero il giovane De Luca e l’ex esterno di Juventus e Sampdoria. Proprio quest’ultimo spegne le ambizioni felsinee con con siluro mancino dai trenta metri di prima intenzione che va a infilarsi sotto il sette della porta dell’incolpevole (almeno questa volta) Curci. Il paraguaiano segna poco, quarto centro da quando è in Italia (1 alla Juve e 2 alla Sampdoria) ma lo fa sempre con un certo stile. Cacciatorpediniere.

Ricardo Kakà

VOTO 8 IL MILAN DI KAKA’

Le parole di Galliani saranno suonate come una sibilo assordante nelle orecchie dei tifosi rossoneri (“Senza la qualificazione in Champions Ricky potrebbe anche andare via”)  specie dopo quanto fatto vedere contro il Chievo nell’anticipo del sabato sera. Il brasiliano, in profumo di Major League Soccer, sbaraglia la flebile resistenza della compagine clivense con una doppietta e con un atteggiamento da vero leader nel giorno delle sue 300 presenze in rossonero. Il primo gol arriva grazie ad un perfetto cross di Honda che lo libera tutto solo in area; stop elegante di petto e palla in rete. Il raddoppio è frutto di una magica parabola delle sue che va a spegnersi sotto la traversa per l’incredulità di Agazzi, consentendo al numero 22 di raggiungere quota 7 reti in questo torneo, 104 totali con la maglia del “diavolo”. I belong to Jesus.

Luca Toni

VOTO 9 TONI INCALZA IMMOBILE 

Alla faccia dei 13 anni suonati di differenza tra due attaccanti di generazioni diverse della Serie A, il vecchio non fa peggio del giovane, il maestro non abdica all’allievo. Contro il Genoa arriva la doppietta dell’ex per il Luca Nazionale che sale a quota 15 in classifica marcatori e porta di nuovo alla vittoria un Verona in grossa difficoltà nell’ultimo periodo e rimasto in 10 dal finire del primo tempo per l’espulsione di Albertazzi (prima del gol di Donadel per l’1-0, i gialloblù erano arrivati a 495′ senza andare a bersaglio). Realizzazioni non memorabili per quanto riguarda la difficoltà, visto che il primo arriva su assist a porta vuota di Marquinho e il secondo è un appoggio da due passi.  Il meglio della sua gara sono forse gli assist per i compagni e la capacità di fare reparto da solo come nessuno in Serie A. Hellas Tower.

Callejon-Insigne

VOTO 10  PER IL NAPOLI UNA VITTORIA DI LIVELLO

E’ del Napoli la supersfida del San Paolo tra la squadra allenata da Benitez e l’undici di Conte. A decidere la sfida due reti siglate da Callejon, bravo nel trafiggere il numero uno bianconero sfruttando al meglio al minuto 37′ del primo tempo il cross di un Lorenzo Insigne in stato di grazia: il giovane talento partenopeo tende sempre di più ad imporsi nella gare contro le big. Deve cercare di essere più incisivo anche nelle sfide di basso cabotaggio. E Mertens per il raddoppio. Da manuale del contropiede la rete del ko: apertura di Reina ad innescare Pandev sulla linea mediana e cambio di gioco spettacolare da parte del macedone per Dries Mertens, il talento belga prima elude l’intervento di Marchisio e poi fredda il portierone della Nazionale con un destro potente ed imparabile sul palo lontano. Due le note stonate nel concerto del San Paolo: quanto già espresso nel voto 1 e la pantomima tra Benitez e Conte su come spendere i loro soldi nell’industria (giungla) calcistica da noi in gran parte sovvenzionata. Piripììì. 

A cura di Papi&Piccinini

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