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IL PAGELLONE Punti di (s)vista sul massimo campionato italiano di calcio

Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio della giornata calcistica, tra top e flop.

Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis

VOTO 0 DE LAURENTIIS TI PRENDE PER LA GOLA E ANCHE NEL NASO

Incontinente e immancabile siparietto nel post gara dei partenopei questa settimana impegnati nella trasferta emiliana di Parma. Anche stavolta protagonista della vicenda il solito presidentissimo d’alta classe, Aurelio De Laurentiis, non nuovo a sceneggiate tanto vicine ad i suoi cinepanettoni storici (indimenticabile la fuga in motorino nel giorno dei sorteggi). Intercettato dall’inviato Rai, Alessandro Antinelli, intento nel rispondere in maniera poco dialettica e molto gestuale ad un tifoso avvicinatosi per chiedere chiarimenti sulla stagione da risultati zemaniani del suo Napoli targato Benitez, l’irascibile patron azzurro mostra uno stato di forma da nervi tesi ed una convincente quanto malsana attitudine al combattimento corpo a corpo prendendo per il collo il povero malcapitato. Quando pensiamo di essere arrivati al peggio, c’è sempre un nuovo mondo da scoprire. Je so pazzo.

Ghirardi e signora
Ghirardi e signora

VOTO 1 GHIRARDI NO

Il Presidentissimo del Parma dà bella mostra di sè nella tribuna autorità del Tardini, accompagnato come sempre dalla sua signora. Ora il problema è che un personaggio come il buon Tommasone non può esagerare nel mostrarsi piacione con la compagna ostentando un atteggiamento da latin lover, anche perché senza i soldi degli insaccati sarebbe stato arduo poter dar vita ad una progenie. Non per essere classisti ma ad alcuni dovrebbe essere più difficile che per altri: questione di pudore, di buon gusto. Io non posso entrare.

Pullman Samp
Pullman Samp

VOTO 2 SCRITTE ANTISEMITE SUL PULLMAN DELLA SAMP

Nella mattinata di domenica brutto il risveglio per la Doria impegnata all’Olimpico nella sfida contro la Lazio guidata da Edy Reja. Raggiunto il pullman posto sotto l’albergo della squadra genoana il mezzo si è presentato alla compagine imbrattato di scritte antisemite, svastiche, celtiche e insulti sia sulla fiancata destra che nel retro dello stesso. Per raggiungere lo stadio le scritte sono state poi oscurate grazie all’utilizzo di un quantitativo ingente di nastro adesivo. Cambia l’ordine degli addendi, ma la stupidità di certa gente resta sempre la stessa. Nazidioti. 

Anacleto
Anacleto

VOTO 3 GUFI INDONESIANI

L’Inter ha la sua chance per portare a casa i 3 punti contro il Bologna ma la getta via a pochi giri di lancette dal ’90. Dopo oltre un anno viene concesso un rigore (per la precisione erano 33 partite) al Biscione per un intervento di Mantovani su Palacio (trattenuta veniale). Il Principe si prende la responsabilità posizionando  la sfera sul dischetto e calciando di potenza. Peccato che la traiettoria sia  troppo centrale e consenta a Curci di respingere con apparente facilità. Come per magia ripiombano gli incubi sulle spalle meneghine e se non ci fosse il provvidenziale Handanovic su Acquafresca in pieno recupero con una doppia respinta ravvicinata, poteva anche finire peggio. Ancora una volta il gufo indonesiano vede la sua squadra steccare (14esimo pareggio stagionale) e se ne va dalla tribuna bello intortorato. Anacleto.

Catania-Torino
Catania-Torino

VOTO 4 MORETTI ON ICE

Comica la disattenzione del giocatore granata nell’insidiosa (una volta) trasferta di Catania. Nella marcatura che sblocca il match per l’illusorio vantaggio dei padroni di casa, determinante lo scivolone del centrale difensivo di Ventura che apre la difesa al destro potente, ma ininfluente ai fini della vittoria, firmato da Gonzalo Bergessio. Per fortuna degli ospiti a rimettere le cose a posto ci pensano Farnerud e il solito Ciro Immobile alla 18esima marcatura stagionale. Ovvia la scenata isterica maledicendo se stesso da parte del difensore del Toro sbattendo le braccia a terra in pieno stile bambinesco. Carolina Kostner.

Abbiati
Abbiati

VOTO 5 LA CARAMBOLA DI ABBIATI

Un Milan rivedibile in fase difensiva espugna immeritatamente Marassi contro un Genoa volitivo e ricco di qualità. Dopo i gol realizzati da Taraabt e Honda (prima marcatura in Serie A, seconda con la maglia rossonera) il pallino del gioco rimane costantemente tra i piedi dei giocatori del grifone, capaci di creare numerose occasioni pericolose dalle parti dell’estremo brianzolo. A riaprite la contesa un bolide di Marco Motta che impatta di collo pieno un pallone proveniente da un corner dalla sinistra e scaraventa di potenza verso la porta avversaria; la traversa sembra negare la gioia all’ex terzino di Juventus e Roma ma il gambone del vecchio Cristian sbatte in modo maldestro sulla sfera ricacciandola in rete. Peccato per l’episodio visto che alla fine il numero 32 del diavolo è uno dei migliori (splendido salvataggio a mano aperta su Sturaro). Intruppone.

Luca Toni
Luca Toni

VOTO 6 TONI DECIDE IL DERBY

L’Hellas di Madorlini si riprende quanto gli era stato tolto nella stracittadina di andata quando un gol di Lazarevic nel finale consegnò il successo ai clivensi. A timbrare il cartellino per l’affermazione scaligera nel derby gialloblu la rete numero 16 in questo campionato di un redivivo Luca Toni che, nonostante i 37 anni ormai prossimi (festeggerà il compleanno il 26 maggio a convocazioni già ampiamente annunciate), continua a fare la differenza trovando la via del gol con una sconcertante regolarità e stabilendo con la maglia scaligera il suo ennesimo record in carriera (miglior marcatore nella storia del Verona in un torneo della massima serie come era già accaduto con Fiorentina, Palermo e Bayern Monaco). Al centravanti (ex) Nazionale, basta un tocco ravvicinato a sorprendere Agazzi imbeccato da un assist involontario di Dainelli per chiudere la contesa. Rapace. 

Nicola Sansone
Nicola Sansone

VOTO 7 SANSONE INFRANGE IL RECORD 

Si chiude a quota sei il record di vittorie consecutive della Dea bloccata dalla doppietta dell’attaccante nato e cresciuto in Baviera. Fattosi notare dal grande pubblico nella stagione scorsa (prima in A) con il Parma (segna a quasi tutte le grandi di stagione vale a dire: Inter, Juventus, Milan e Napoli), con un gol per tempo l’esterno offensivo di Eusebio Di Francesco realizza la seconda doppietta in campionato, consentendo all’undici emiliano di poter guadagnare tre punti pesantissimi nella dura lotta per la sopravvivenza guardando così con una buona dose di fiducia alle ultime giornate di campionato per un salvezza difficile ma non impossibile: la distanza da Bologna e Chievo è ora di solo 3 lunghezze. Sperare o sparire? 

Fernando Llorente
Fernando Llorente

VOTO 8 LLORENTE SBRANA IL LIVORNO

Il Re Leone bianconero (l’originale è solo Gabriel Omar Batistuta) si pappa con in un sol boccone la tenera gazzella labronica, prova di Paulinho e già con la testa alla sfida salvezza contro il Chievo come confermato dal Presidente Spinelli nel pre-partita. Per lo spagnolo è un gioco da ragazzi firmare il doppio vantaggio che indirizza il match già al 35′ della prima frazione. Girata con il sinistro in area di rigore e palla sotto la traversa per l’1-0, colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dalla destra per il 2-0 che manda tutti a bere un tè caldo (a dir la verità ci mette del suo Bardi trascinandosi la sfera oltre la riga). Conte può tirare un sospiro di sollievo e deve essere bello profondo vista la formazione schierata dal 1′ (niente turnover e tutti i big in campo nonostante le sfide di Europa League). San Fernando, patrono dei precursori.

Marco Parolo
Marco Parolo

VOTO 9 POCHE PAROLO

Dopo un primo tempo bloccato e molto tattico, il Parma sferra l’affondo decisivo contro un modesto Napoli e porta a casa l’intera posta. Ancora una volta decisivo l’ex centrocampista del Cesena, all’ottavo centro stagionale e miglior realizzatore dopo Cassano. L’azione si sviluppa sulla destra con una perfetta apertura di Paletta con l’esterno che premia la corsa di Cassani (tornato sui livelli di Palermo, occhio Prandelli) cross basso al limite dell’area per l’accorrente Parolo bravissimo a colpire con il collo destro d’incontro, indirizzando il bolide sotto l’incrocio dei pali, prendendo in contro tempo l’incolpevole Reina. Altra lavatrice Pepe! 

Mauro Icardi
Mauro Icardi

VOTO 10 ICARDI COL BOTTO

Tra le poche note liete in casa nerazzurra spicca la vena realizzativa del centravanti argentino, autore di una splendida doppietta. Il secondo gol è una firma d’autore su un dipinto contemporaneo, di getto, d’istinto e di grande impatto. Al 63′ sul risultato inchiodato sull’1-1, il numero 9 riceve la sfera da Hernanes all’altezza del limite dell’area, leggermente defilato sulla sinistra, stop a seguire che disorienta l’avversario e bomba di collo-interno destro che smonta il palo e si infila poco al di sotto dell’incrocio. San Siro viene giù per quello che potrebbe diventare un nuovo idolo, magari con calma. Mauro boom boom.

A cura di Papi&Piccinini

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