(V. Meta) Il Capitano c’è, il resto verrà. Alla fine di una settimana di dubbi e lavoro differenziato, la rifinitura di ieri ha portato l’attesa buona notizia: l’affaticamento alla coscia è alle spalle, Francesco Totti sta bene ed è pronto a riprendersi fascia e maglia da titolare al centro dell’attacco. Un ritorno di vitale importanza, vista la completa emergenza con cui Garcia deve fare i conti per la partita di stasera all’Olimpico contro l’Atalanta. Fuori Destro, Florenzi e Pjanic per squalifica, fuori pure Benatia per infortunio, oltre ai lungodegenti Strootman e Balzaretti, convalescente Torosidis, non al meglio Maicon, ma stringerà i denti.
Così, senza sei undicesimi della formazione titolare, l’unico motivo per stare tranquillo per Garcia è il rientro del Capitano, fermo da una settimana per via del risentimento muscolare accusato a ridosso della gara di Cagliari. Un fastidio che ci ha messo qualche giorno a passare e che ha costretto Totti a tornare a lavorare con i compagni soltanto ieri mattina, nell’ultimo allenamento prima della sfida con l’Atalanta. «Questa settimana si è allenato a parte perché aveva bisogno di lavorare più intensamente sul piano fisico e invece il resto della squadra questa settimana non ha fatto grandi cose da quel punto di vista. Ora sta bene». Parole che aprono il cuore e che fanno pensare a un tridente d’attacco in cui Totti si riprenderà il ruolo di centravanti.
Accanto a lui, certo del posto l’intoccabile Gervinho, mentre resta da assegnare la terza maglia, per cui sono in ballottaggio Ljajic e Bastos. «Avremo bisogno di tutti», ha glissato il tecnico a precisa domanda su quale dei due l’avrebbe spuntata. Probabile che Garcia sciolga le riserve soltanto all’ultimo momento, ma la situazione dei due contendenti è molto diversa. Bastos viene dalla rete al Sassuolo, che lo ha aiutato a sbloccarsi e a giocare con maggiore tranquillità. Da allora, un quarto d’ora con il Parma e una manciata di minuti a Cagliari, ma il morale resta alto e la forma c’è. Molto diverso lo stato d’animo dell’ex Fiorentina, che dopo la partita con l’Inter del primo marzo non ha più giocato titolare e spesso di è visto preferire proprio Bastos quando c’è stato da subentrare a gara in corso. L’ultimo gol l’ha segnato al Verona ormai quasi due mesi e mezzo fa, Garcia lo considera un talento e proprio per questo si aspetta molto da lui, anche in allenamento. Non dovesse giocare neanche oggi, sarebbe difficile non pensare a una bocciatura. Il vantaggio su Bastos per una maglia da titolare non è grande, ma c’è.
Scelte obbligate a centrocampo, dove Taddei prenderà il posto dello squalificato Pjanic accanto a Nainggolan e De Rossi, pochi dubbi anche in difesa: al posto di Benatia (e fino al suo ritorno) giocherà Toloi, che andrà a formare una coppia tutta brasiliana con Castan. A destra Maicon non è al massimo, ma stringerà i denti, mentre a sinistra conferma dal primo minuto per Romagnoli, visto che Torosidis, reduce da qualche giorno di influenza, ieri ha svolto solo parte dell’allenamento in gruppo. Da segnalare la prima convocazione in prima squadra dello svedese Valmir Berisha, centravanti della Primavera e capocannoniere dell’ultimo Mondiale Under 17. All’Olimpico non ci sarà il tutto esaurito, ma avvicinare quota 50mila non è impossibile, visto che a ieri erano stati venduti 15mila biglietti.
Il Capitano c’è, il resto verrà. Alla fine di una settimana di dubbi e lavoro differenziato, la rifinitura di ieri ha portato l’attesa buona notizia