(E. Menghi) – Tolti i veli e dato all’occhio quel che voleva, si passa alla fase «concreta». La Roma sta per presentare al Comune il progetto cantierabile del nuovo stadio. Si era parlato di due-tre settimane necessarie per il primo step burocratico, è trascorso quasi un mese dalla presentazione in Campidoglio ed è arrivato il momento di consegnare lo studio di fattibilità: entro la metà della prossima settimana (il termine, non vincolante, è fissato per il 30 aprile). Poi, entro 90 giorni, il Comune dovrà valutare il «pubblico interesse della proposta» e dare il primo ok della lunga procedura prevista dalla Legge di Stabilità.
Dal disegno preliminare si possono notare già molti dettagli che permettono di capire la grandezza dell’intero progetto. Basta guardare il piano di sviluppo infrastrutturale, che prevede circa 207 mila metri quadri di parcheggio, estendibile per altri 22 mila metri quadri. Si potrà lasciare la propria macchina nelle zone dedicate intorno allo stadio e, per chi assisterà alla partita dalla tribuna autorità, ci sarà un apposito parcheggio «vip» sotto al rispettivo settore.
Ma la Roma non vuole solo rendere più agevole il servizio per chi decide di raggiungere l’impianto in macchina o in moto, anzi, invita i proprio tifosi ad utilizzare i trasporti pubblici creati, o modificati, «ad hoc» per l’occasione. Dal Roma Village, lo spazio dedicato al divertimento (da quelle parti ci sarà un parco autogestito, forse dalla Disney) partirà un «trolley service route», ovvero una sorta di navetta su binari che arriva fino alla zona uffici. Ci sarà un ponte pedonale che passerà sopra la via del Mare, collegando la stazione della linea metropolitana allo stadio. E non mancheranno le piste ciclabili nell’area verde di oltre 104 mila metri quadri.
Starwood è stato il primo investitore a diventare partner degli americani dal momento in cui è stato presentato il «nuovo Colosseo» e l’hotel che compare sulla mappa a pochi metri dalla zona commerciale («Convivium») potrebbe essere appannaggio del colosso che affianca Pallotta nello sviluppo del progetto. Lì accanto nascerà un «food store», in stile «Eataly»: non c’è nessuno accordo con questo brand, c’è stato invece un contatto con i «Fratelli la Bufala».
È previsto anche un ristorante sopra la Hall of Fame, con vista sui campi d’allenamento. James dovrà vedersela con Garcia, però: il francese ama nascondere le prove tattiche e le tante reti spuntate al Bernardini negli ultimi tempi lo dimostrano.