(E.Menghi) La partita delle rivincite o quella delle conferme. Roma-Milan sarà una delle due cose, a seconda che l’ultima maglia a disposizione nel tridente (visto che le prime due sono saldamente sulle spalle di Totti e Gervinho) se la infili Adem Ljajic o Alessandro Florenzi.
Il primo, giusto poco più di un anno fa, giocava contro i rossoneri una delle sue partite più convincenti con la maglia viola, il 2-2 del Franchi in cui fece tutto lui con un gol e un assist, che però non sarebbe bastato a evitare che a togliere alla Fiorentina un meritato posto in Champions fossero proprio i rossoneri. L’altro, Florenzi, contro il Milan in Serie A è imbattuto ma non ha mai giocato dal primo minuto, mentre quando era capitano della Primavera si è tolto una delle soddisfazioni più belle della sua carriera nelle giovanili eliminando l’allora squadra di Stroppa, che gli addetti ai lavori davano per favorita per lo scudetto, al termine di un tiratissimo quarto di finale vinto 1-0 dai ragazzi di Alberto De Rossi.
Se lo ricorda bene Mattia De Sciglio, che quel giorno a Lucca c’era ma partiva dalla panchina perché a quei tempi era ancora solo uno dei terzini del Milan e nemmeno il più bravo. D’altra parte, tanto Ljajic quanto Florenzi sono in splendida forma e nell’allenamento di ieri si sono pure sfidati nella gara di tiri in porta che ha chiuso la seduta: ha vinto Florenzi, che non contento si è fermato per un’ulteriore esercitazione sulle conclusioni.
CHI SI RIVEDE Ritorno a Trigoria per Erik Lamela. Niente mercato, solo un saluto agli ex compagni da parte dell’argentino, di passaggio a Roma per una visita al Gemelli. Chissà se avrebbe mai pensato che sarebbe stato lui a rimpiangere la Roma e non viceversa.