Per i tifosi del Tottenham che lo stessero cercando, Lamela è tornato nella capitale. Nei volantini sparsi per Londra non era prevista nessuna ricompensa, perché «i soldi non crescono sugli alberi» e la Roma ne ha già incassati parecchi dalla sua cessione in estate, ma poco importa, perché la visita di Erik a Trigoria è stata più che altro di cortesia. Il «Coco», che da oltre tre mesi è alle prese con un problema alle vertebre, è in cura dal responsabile dello staff sanitario romanista Gemignani e si è fatto accompagnare da un medico degli Spurs nel viaggio romano. Tra oggi e domani farà ritorno in Inghilterra e, prima di partire, non poteva non passare a salutare gli ex compagni, che lo hanno accolto con affetto al Bernardini. Ed Erik era il primo ad essere contento, perché a Roma ha lasciato tanti amici. Ha parlato anche con il ds Sabatini, ma non di mercato: il Tottenham sembra intenzionato a tenerlo per rivalutarlo. Tutti l’hanno trovato più muscoloso rispetto a nove mesi fa, quando era in ritiro a Riscone con i giallorossi.
Erik ha raccontato la sua sfortunata esperienza inglese, condizionata dagli infortuni, ma il «Chi l’ha visto?» lanciato dai suoi nuovi tifosi non gli ha fatto cambiare idea: a Lamela la Premier piace, così come la città, il calcio, i campi d’allenamento e gli stadi. Pallotta difficilmente gli darebbe torto. Il presidente sa che per essere competitivi in Europa non serve soltanto una squadra, ma è necessario anche tutto il contorno, passando obbligatoriamente per la costruzione del nuovo impianto: «Se riusciremo ad averlo pronto per la data prevista (stagione 2016-17, ndr), allora – ha detto James alla Reuters – avremo un grande vantaggio su molte rivali, non solo in Italia, ma anche in Europa».