(M. Pinci) L’accento francese non tradisca: il motto decoubertiano per cui l’importante non è vincere, ma partecipare, non fa proprio per lui. Un campionato sempre in scia, macinando punti e traguardi storici senza però raccogliere trofei, a Rudi Garcia non basta più. Dopo il record di 24 vittorie in campionato, quello di punti stagionali – 82 – a un passo, l’allenatore della Roma alza la posta in vista del ritorno in Europa: «La prossima stagione voglio una Roma in grado di competere in Champions, non voglio giocarla tanto per partecipare». Un monito, alla squadra ma soprattutto alla dirigenza. Da una parte chiede di continuare a credere all’inseguimento alla Juventus. Dall’altra pretende da Mr. Pallotta le garanzie di una campagna acquisti che sia di rafforzamento vero: «Tenere tutti e migliorare la rosa», per concorrere in campionato e in Europa.
Nessuna cessione dei big, ma qualche innesto intelligente e di qualità, queste le condizioni poste da Garcia: in ballo in fondo c’è anche il rinnovo del suo contratto, in scadenza 2015. Su cosa serva aggiungere, le idee dell’allenatore sono chiarissime: Sabatini ha in mano un terzino straniero in grado di coprire entrambe le fasce. Poi servirà un centrocampista che possa far respirare la squadra anche senza Strootman. Per chiudere il cerchio, una punta di valore. Non un centravanti (potrebbe comunque arrivarne uno alla Denis) ma un giocatore completo, “alla Suarez”, fatte le debite proporzioni. Piace Iturbe del Verona, costo 21 milioni – 15 per il riscatto dal Porto, 6 per il Verona – da ridurre inserendo contropartite come l’esterno Lucas Evangelista del San Paolo. Altri 15 milioni servirebbero soltanto per riscattare Bastos, Toloi e Nainggolan: dei tre, l’unico certo di restare.
Più difficile invece tenere chi c’è già: Pjanic e Benatia per esempio. Al bosniaco offerte per rinnovare cifre a ridosso dei 4 milioni netti a stagione (bonus compresi), ma si va di rilancio in rilancio, considerato che almeno tre grandi club hanno fatto offerte analoghe (e dal Psg ne è arrivata una superiore). Per far dimenticare al difensore marocchino sirene parigine e spagnole del Barça embargato bisognerebbe metterne a disposizione almeno 3 l’anno. L’ultima parola spetterà a Pallotta: la Champions per via diretta, e i relativi incassi garantiti, potrebbero suggerirgli di alzare l’asticella: dell’ambizione e delle spese.