(A.Moretti) Il problema è, spesso, nel nome che diamo alle cose: prendete il caso Destro e osservate quante volte si è parlato (e si parlerà) di diritto sportivo. sebbene il caso di specie rappresenta, invece, il suo rovescio: la sentenza di Tosel è ineccepibile o capziosa? Vale tutto, qui. Anche fuori dal calcio casi analoghi vengono trattati in modo difforme, ma in questa polis piena di telecamere tutto si deforma e prende una luce sinistra, d’ingiustizia (Calciopoli, Scommessopoli, prove tv nate e abortite).
Anche la casistica ha la casacca. Quando vi fanno: «Io non lo dico perché sono romanista o laziale, juventino o del Toro», non credetegli. Il diritto è pieghevole e ci serve proprio così: per sostenere oggi quello che respingevamo ieri. In tutto questo rumore, manca la voce del Cagliari: con la moviola in campo il “pizzone” di Destro sarebbe valso un rosso e una partita diversa. Ma anche il ralenty in campo cambia casacca ogni maledetta domenica.