La Roma conferma di non aver avuto alcun incontro con Moussa Sissoko, il procuratore diMehdi Benatia, e da Trigoria dicono anche che da questo momento in avanti non hanno alcuna intenzione d’incontrarlo. Per i prossimi quattro anni almeno.
Il giocatore si è sentito umiliato da un’offerta di adeguamento del contratto – che scadrà nel giugno del 2018 – da lui considerata ridicola. Si trattava di un aumento del 50% dopo un solo campionato. Il procuratore ha parlato di una promessa che i dirigenti giallorossi negano di avere mai pronunciato. A questo punto, la Roma ha deciso di non trattare più. La proposta diaumento rimane e se il giocatore si adatta bene, altrimenti resta fino alla scadenza del contratto e con lo stipendio liberamente accettato lo scorso anno. Adesso ognuna delle parti dichiara le proprie intenzioni e procede sulla sua strada. La Roma, per esempio, ha rinnovato il contratto a Leandro Castan, con tanto di lodi da parte del presidente James Pallotta. E presto arriverà anche il rinnovo di Alessio Romagnoli.
Benatia in altre interviste manda a dire che ama Roma e ama la Roma e che non vuole andarsene. Ma i quattro milioni a stagione offerti dal Manchester City glieli sono veri. Come il rifiuto della società giallorossa all’offerta di 22 milioni del club inglese.
Walter Sabatini, impegnato domani in conferenza stampa, e Rudi Garcia non sanno ancora se potranno contare su Benatia nella prossima stagione (che comunque non giocherà per intero a causa della Coppa d’Africa che lo terrà lontano da Roma per almeno un mese). Ma per cedere un pilastro come il marocchino deve valerne la pena. La Roma dunque valuta qualsiasi offerta pari o superiore a 30 milioni. Anzi, adesso la base d’asta è passata a 40 milioni. Visto come ultimamente stanno lievitando i cartellini dei difensori centrali.
Fonte: Corriere dello Sport