L’allenatore della Juventus Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa al termine della partita vinta 1-0 all’Olimpico sulla Roma. Queste le parole del tecnico bianconero:
Con questa partita la Juve si porta a 14 punti di vantaggio sulla Roma. Questo è il vero divario tra Roma e Juve?
“No sinceramente non credo ci sia questo divario tra noi e la Roma. Penso che la Juventus stia facendo qualcosa di incredibile. La Roma ha fatto una stagione straordinario. Noi dobbiamo ringraziare la Roma perché se siamo riusciti a fare 99 punti è perché vedevamo la squadra di Garcia come un avversario più che credibile. La nostra forza è stato pensare che le ultime 7 partite la Roma le avrebbe vinte tutte. Se non avessimo pensato così, nella partita di oggi ci saremmo giocati lo Scudetto. Grandissima Juventus, ma onore e merito alla Roma. Non ci sono assolutamente 14 punti tra noi e la Roma”.
In Spagna si parla di Juventus interessata a Morata del Real Madrid. Le piace? Pensa che Zidane farebbe bene ad andare al Monaco?
“La prima domanda è da girare a Marotta, il giocatore sicuramente è valido e può diventare un grande campione. Gioca già per una delle migliori squadre del mondo. Zidane per me è un fratello, quindi gli auguro che qualsiasi scelta faccia gli porti fortuna. Collabora con Ancelotti e sta facendo sicuramente una grande esperienza”.
Pensava fosse possibile arrivare vicini ai 100 punti?
“Il gol di Osvaldo mi ha fatto rendere conto del grandissimo lavoro dei miei ragazzi. Non credevo fosse possibile riuscire in questa impresa, i ragazzi mi hanno regalato tante emozioni. Ora manca una giornata e abbiamo l’opportunità di centrare questo record davanti al nostro pubblico”.
Come ha vissuto il botta e risposta con Garcia nelle scorse settimane?
“Credo che la querelle dialettica faccia parte del gioco, oggi la comunicazione è molto importante anche come strategia per innervosire gli avversari. Può essere però un’arma a doppio taglio: può dare forza alla propria squadra e togliere sicurezza agli avversari ma può avere l’effetto contrario. Noi dobbiamo essere bravi nella gestione del gruppo e della comunicazione esterna”.
In tre anni ha parlato di una Juventus insormontabile in Italia. Le piacerebbe conquistare ancora qualcosa di importante con la Juventus anche in Europa?
“Di importante c’è la Champions League. Sono sicuro che nella mia carriera la vincerò da allenatore dopo averla vinta da tecnico. Se mi chiedi se è possibile farlo oggi con la Juventus, oggi ti dico no”.
Crede sia finito il suo ciclo alla Juventus?
“Ogni anno è molto dispendioso. Io chiedo tutto e dò tutto me stesso ai calciatori. Ogni anno ci può essere un calo, dal punto di vista nervoso. Da parte mia c’è grande entusiasmo, grande carica di fare le migliori cose. Sono stati e sono anni incredibili che saranno ricordati per sempre e per questo devo ringraziare i miei calciatori. Dopo un mese, un mese e mezzo saremo pronti a ripartire se ci sono possibilità intriganti. Se ci saranno, io rimarrò qui”.
Hai detto di aver parlato con la società. Hai ancora qualcosa da dire?
“La società conosce chiaramente le mie idee. Avremo tempo nei prossimi giorni di rimarcare questi pensieri, con la dirigenza sono stati tre anni fantastici. Saremo sempre amici, a prescindere se Conte rimarrà alla Juventus o meno”.
Redazione GazzettaGialloRossa.it