L’allenatore della Roma Rudi Garcia ha parlato in conferenza stampa al termine della partita persa all’ultimo minuto contro la Juventus per 0-1. Queste le parole del tecnico francese:
La stagione si chiude con una sconfitta al 94′. C’è un po’ di amarezza?
“E’ così, bisogna segnare per primi. Abbiamo avuto le nostre occasioni. Non cambia nulla però per la stagione straordinaria fatta dai ragazzi. Peccato per non aver vinto questa partita ma adesso bisogna guardare avanti. Bisogna guardare al futuro per dare un appuntamento alla Juventus”.
E’ più fastidioso perdere contro un allenatore antipatico come Conte?
“No, io guardo solo la mia squadra. Dobbiamo imparare dai nostri errori ed essere contenti della grande stagione fatta. Siamo entrati in campo con la grande notizia del rinnovo di Miralem Pjanic, un segnale fantastico dato dal nostro presidente che oggi è con noi. Una grande squadra si costruisce tenendo i giocatori migliori e così faremo”.
Quali sono le priorità nel prossimo mercato?
“La priorità è mantenere questa rosa, il rinnovo di Pjanic è un grande segnale su questa strada. Nei prossimi giorni avremo più chiara la situazione, parlerò con Walter Sabatini. Ci sarà la Champions che consuma molte energie, dovremo superare il girone e non sarà semplice. Saremo quasi sicuramente nella quarta fascia e quindi dovremo affrontare almeno due squadre fortissime. Abbiamo visto il Napoli quest’anno. Dovremo essere pronti dall’inizio della stagione. Un campionato si vince durante l’estate e questo sarà importante per noi”.
E’ una sconfitta che rispecchia la storia della Roma?
“No non bisogna mai pensare così, altrimenti non cresceremo mai. Stasera sono dovuti uscire De Rossi e Benatia per problemi fisici, Bastos aveva i crampi. Ho avuto tutti i cambi forzati”.
La Juve rischia di chiudere 19 vittorie su 19 partite in casa. Quanto conta l’interazione col proprio pubblico? Si rischia di giocare alcune partite con i settori chiusi.
“Io non ho sentito i cori contro altre tifoserie oggi, ero concentrato sulla partita e sulla mia squadra. Già mi sono espresso su questo tema, bisogna tifare la propria squadra e non andare oltre perché non apporta nulla al calcio”.
Al suo arrivo ha detto di ammirare la Juventus per come l’aveva conosciuta nel passato. Oggi la pensa allo stesso modo?
“Non voglio parlare della Juventus, penso alla mia squadra, a come migliorarla nella prossima stagione. Dobbiamo rimanere concentrati su questo, pensare al futuro. Tutto il resto non ci interessa”.
Redazione GazzettaGialloRossa.it