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CORRIERE DELLA SERA L’incubo vendetta su Roma-Juventus. Forse si gioca alle 12.30

L'Olimpico
L’Olimpico

(F. Fiano/R. Frignani) Che sia di giorno o di pomeriggio – o anche di sera se l’orario dovesse essere confermato per le 20.45 – Roma-Juventus di domenica sarà una partita ad alto rischio. E non tanto perché da sempre è un incrocio pericoloso fra tifoserie rivali. Questa volta c’è di più e di peggio da contrastare. C’è la prospettiva concreta di vendette trasversali, di agguati fuori dall’Olimpico. Di imboscate potenzialmente ovunque. Anche peggiori di quelle preannunciate da più parti prima di Fiorentina-Napoli di sabato scorso. Questa volta non si vogliono correre rischi. Ma potrebbe non bastare. La vigilanza per la partita – rivincita fredda e carica di tensione per lo scudetto appena vinto dai bianconeri – sarà affidata a un migliaio di uomini delle forze dell’ordine, con controlli serrati non solo ai filtraggi, ma già ai parcheggi di scambio e ai caselli autostradali. Gli juventini – si pensa non meno di 5mila – arriveranno da tutta Italia, non soltanto dal Nord. Non si esclude che la drammatica serata di una settimana fa abbia scoraggiato molti a venire a Roma e molti romanisti – ma si prevede il tutto esaurito con 60 mila giallorossi – a recarsi allo stadio: è comunque un appuntamento importante, anche se non vale niente per il campionato. E allora è il lavoro investigativo, quello di prevenzione in determinati ambienti ultrà, a Roma e fuori, a essere privilegiato. Mercoledì sera, al San Paolo di Napoli, i tifosi azzurri – senza contare le minacce di morte comparse ieri sui forum e sui social network – hanno annunciato che «i romani la pagheranno ».

Forse subito, alla prima occasione. I timori ci sono tutti, al punto che ieri Prefettura – il prefetto Giuseppe Pecoraro non ha mai nascosto la sua preferenza affinché si giochi preferibilmente di giorno -, Lega e Osservatorio del Viminale sugli eventi sportivi hanno partecipato a una riunione nella quale, come annunciato martedì, si è parlato anche della possibilità di anticipare l’incontro. Anche di giorno, alle 12.30 o alle 13, al massimo alle 15-16. Anche per non creare problemi agli Internazionali di tennis al Foro Italico. La risposta definitiva arriverà oggi. L’ordine pubblico si appresta ad affrontare un’altra giornata complicata. La zona dell’Olimpico sarà blindata, come sempre, e come le zone vicine. Perquisizioni già da Termini e Tiburtina. Ma le cronache degli ultimi tempi – senza andare ancora più indietro – raccontano di regolamenti di conti a colpi di pistola, di rapine di Rolex (solo ieri due arresti della Squadra mobile) e di altri reati commessi da pregiudicati napoletani in trasferta a Roma. E questo – lo spettro di un possibile coinvolgimento della malavita – fa più paura di qualsiasi altra cosa. Anche di un altro scontro fra ultrà. Intanto ieri gli agenti della Scientifica e della Mobile sono tornati nell’area abusiva in viale di Tor di Quinto dove l’ultrà romanista Daniele De Santis (ieri il gip ha convalidato il suo arresto per tentato omicidio disponendo la custodia in carcere) avrebbe sparato contro tre tifosi azzurri (accusati di rissa aggravata e lesioni e non più di lancio di oggetti e possesso di razzi, per due di loro c’è l’obbligo di firma, nessuna misura per il ferito più grave, Ciro Esposito). Sono stati svolti accertamenti sui luoghi per riscontrare il racconto dei testimoni (ultrà napoletani rintracciati con i foto segnalamenti) e risalire alle traiettorie dei proiettili. E l’assessore allo Sport Luca Pancalli ha annunciato che il circolo «Boreale », dove De Santis fa il custode, sarà sgomberato entro un mese.

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