(G.Piacentini) – Un vero e proprio summit, non a Trigoria ma a cena in noto ristorante di Trastevere. È lì che si sono dati appuntamento due sere fa James Pallotta, Italo Zanzi («Vogliamo diventare la società migliore d’Europa» ha detto il Ceo alla cerimonia per il premio «1927 Roma Capitale»), il d.s. Walter Sabatini e Rudi Garcia.
Dopo la firma di Pjanic e in attesa che venga consegnato il progetto definitivo del nuovo stadio, tutti i tasselli stanno andando al loro posto. Il prossimo della lista è Rudi Garcia, con il quale le trattative vanno avanti da un bel po’: l’accordo per il rinnovo non è in dubbio e dovrebbe essere ufficializzato durante la tournée americana a casa di James Pallotta, definito dal Wall Street Journal «lo zar americano del calcio capitolino».
Il presidente ha tracciato insieme ai suoi collaboratori più stretti le linee guida per la prossima stagione, che i dirigenti romanisti immaginano ricca di soddisfazioni, in Italia e in Europa.
Un pensiero condiviso anche da Radja Nainggolan, che ieri ha vissuto una giornata complicata (anche) dall’esclusione da parte del c.t. del Belgio, Marc Wilmots, dalla lista dei calciatori che andranno al Mondiale. Il centrocampista giallorosso è invece uno delle 7 riserve che, a meno di necessità dell’ultima ora, il Brasile lo guarderanno da casa. «Il mio Mondiale sarà la Champions, il prossimo anno, con la Roma», la reazione composta alla mancata convocazione.
Molto meno composta, invece, è stata quella alle provocazioni giunte su Twitter da parte di alcuni tifosi della Juventus: Nainggolan ha risposto per le rime agli insulti. Un atteggiamento che non fa piacere alla Roma, che da tempo cerca di istruire i tesserati sull’uso dei social network e che sta studiando delle clausole da inserire nei contratti per evitare questi episodi.
Oggi la squadra riprenderà ad allenarsi: non ci sarà De Sanctis, che deve decidere se sottoporsi ad un intervento di pulizia al gomito destro o proseguire con la fisioterapia. Domani Pjanic raggiungerà il ritiro della Bosnia mentre gli azzurri (Florenzi non è stato inserito nei 30 di Prandelli), Gervinho, Torosidis e Maicon andranno via dopo la gara di domenica a Genova.