(G.Piacentini) Ricci e Jedvaj titolari, Mazzitelli entrato nel secondo tempo. Nell’ultima Roma di una stagione straordinaria che ha segnato il ritorno in Champions League c’era, tra il campo e la panchina, una fetta importante del futuro giallorosso. Per questo la sconfitta, la terza consecutiva, si può tranquillamente archiviare come irrilevante: a Genova c’erano altri segnali da cogliere, e Rudi Garcia lo ha fatto.
Il più importante è che per competere il prossimo anno, in Italia e in Europa, ci sarà bisogno di innesti di livello. «Abbiamo mancato – le parole del tecnico francese – di cattiveria sotto porta, abbiamo fatto la partita giusta nel primo tempo e se non avessimo regalato il gol, sarebbe finita 0-0. Era il momento di vedere i giovani: è un avviso un po’ più chiaro sulla rosa dell’anno prossimo, un segnale molto importante per i giocatori e la società».
Non è una bocciatura per chi ha giocato, quanto una presa di coscienza sul livello di maturazione dei giovani più promettenti, ancora troppo acerbi per la serie A. «La gara non aveva obiettivi di classifica, era l’occasione per dare giudizi su di loro, anche se non definitivi. La strada da fare è ancora lunga: Ricci e Mazzitelli sono andati bene, si vede che Jedvaj è più pronto degli altri. Tin è migliorato, ha giocato da esterno e bisogna vederlo da centrale: spero che sia un giocatore importante per il futuro. Per il prossimo anno dovremo analizzare le mancanze della rosa: abbiamo bisogno di più qualità e più quantità per poter essere competitivi non solo in Champions League ma anche in campionato».
Parole che suonano come una richiesta precisa alla dirigenza, e che ribadiscono un concetto che Garcia ha già espresso più volte negli ultimi mesi. «Il primo mercato da fare è confermare tutta la rosa. Sul mio rinnovo posso dire quello che ho già detto: il prossimo anno sarò l’allenatore della Roma. Se mi incatenerei a Trigoria per trattenere Benatia? La mia idea e la mia voglia è quella di vedere i giocatori a Roma e la società ha dimostrato che è sulla mia stessa strada rinnovando a Pjanic».
Proprio il bosniaco, tirato in ballo da Garcia, ha spiegato dal ritiro della Bosnia i motivi che lo hanno spinto a firmare il prolungamento. «Con questa squadra possiamo vincere, per questo ho scelto di rimanere. A Roma mi trovo benissimo e possiamo puntare in alto con questo bel progetto».