Record doveva essere e record è stato. In uno Juventus Stadium stracolmo, la festa scudetto dei bianconeri si trasforma in un’altra giornata da record. La vittoria per 3-0 contro il Cagliari, infatti, permette agli uomini di Conte di chiudere una stagione da sogno a quota 103 punti. Mai nessun club europeo era arrivato così in alto. La Juve ha fatto meglio anche di Real Madrid e Barcellona che negli ultimi anni si fermarono a quota 100. Solo il Celtic è riuscito a conquistare 103 punti nella stagione 2001-2002 ma è ovvio che stiamo parlando di un campionato, quello scozzese, non al livello degli altri. I numeri della trionfale stagione juventina non si fermano a quelli in classifica. Ci sono tanti altri primati raggiunri, a cominciare dalle vittorie totali (33, tre in più dell’Inter 2006/07), 19 vittorie in casa consecutive su 19, 44 partite di fila terminate con almeno un gol realizzato e 57 punti conquistati fra le mura amiche (battuto il record del Milan del 2006). Allo Stadium la festa della Juve si apre con tutta la squadra al centro del campo per una foto di gruppo con figli a seguito. Poi in campo è un monologo bianconero, proprio come tutta la stagione. Ad aprire le marcature ci pensa un’autorete di Silvestri su una punizione di Pirlo all’8′. Il raddoppio arriva poco dopo grazie alla solita zampata di Llorente (18 gol in 45 presenze per lo spagnolo quest’anno). Il tris è di Marchisio che inventa una magia in area cagliaritana. La ripresa è pura accademia con Conte che concede la standing ovation a Buffon, Pirlo e Llorente per dare spazio a Rubinho, Osvaldo e il redivivo Pepe. Il risultato non cambia più, il Cagliari è solo una comparsa. La Juventus può dare il via ai festeggiamenti.
ROMA KO A GENOA – Una Roma inedita con i giovani Jedvaj e Ricci titolari dal primo minuto, perde la terza partita di fila (e la quinta in stagione) a Genoa contro una squadra che più nulla aveva da dire dal campionato. A Marassi finisce 1-0 per gli uomini di Gasperini grazie al gol all’83’ realizzato da Fetfatzidis. La partita è da fine stagione con le due squadre pronte a fronteggiarsi senza paura. A guadagnarne è il divertimento che, soprattutto nel primo tempo, non manca. Garcia rinuncia a Totti e lancia in avanti Destro e Ljajic assieme all’esordiente Ricci. A centrocampo spazio a Nainggolan, Taddei (all’ultima partita con la maglia della Roma?) e Florenzi. Retroguardia con il giovane Jevdaj sulla destra assieme a Benatia, Castan e Bastos. In porta confermato il giovane Skorupski. Il primo brivido del match lo regala Nainggolan con un tiro dalla distanza fuori da poco. La risposta del Genoa è in un colpo di testa di Marchese ben deviato da Skorupski (più che positiva la sua prestazione). Nella Roma si mette in evidenza Ljajic, attivo e sempre nel vivo della manovra. Proprio da una punizione dell’attaccante giallorosso arriva un colpo di testa di Destro che Perin respinge da campione. Il numero uno del Genoa si ripete anche su Taddei. Nella ripresa i ritmi si abbassano e Garcia fa esordire l’altro giovane Mazzitelli. Totti in campo nell’ultimo quarto d’ora. La svolta della gara arriva all’83’ quando Nainggolan serve male un pallone che lancia in contropiede Fetfatzidis, bravo a superare con un tocco sotto Skorupski in uscita. E’ il gol che decide la sfida e che fa chiudere i giallorossi con 85 punti in classifica, diciassette in meno della Juventus Campione d’Italia. Il distacco non inganni: anche la cavalcata degli uomini di Garcia è stata comunque da record.