(D. Stoppini) – Il mercato giallorosso è iniziato nel segno del faccione di Moussa Sissoko, professione agente (anche) di Mehdi Benatia. Uno che si muove spesso: una casa a Parigi, un’altra a Londra, sempre in viaggio per affari. Ha un profilo twitter con la foto di Benatia (marketing anche questo, no?). Di lui tocca seguire gli spostamenti: tre giorni fa era a Londra, ieri era dato a Barcellona, secondo France Football. Nella sede catalana però non l’hanno notato. Anzi, lì sarebbe stato avvistato l’agente di Marquinhos, chiesto da Luis Enrique dopo che il Psg ha messo le mani su David Luiz. Il puzzle sembrerebbe completo con il Chelsea che sta pensando seriamente a Benatia. E la Roma? Garcia avrebbe chiesto di trattenere il marocchino. Ma da Trigoria filtrano sensazioni diverse: innanzitutto la scarsa sorpresa per l’atteggiamento di Benatia. E poi un muro contro muro — già a fine maggio — che farebbe pensare a una strategia studiata.
Mangala e Lovren La Roma e Sissoko, al netto delle litigate via telefono, in fondo hanno lo stesso obiettivo: scatenare un’asta, con il City spettatore interessato. La Roma valuta il difensore 40 milioni, per 30-35 si metterebbe seduta. Senza offerte, Benatia sarebbe tra i convocati per il ritiro. Ma l’interesse comune è risolvere il caso quanto prima. Il possibile sostituto? Mangala in prima fila, ma c’è pure il croato del Southampton Lovren. E poi il caso Dodò, infortunato (la Roma spera che la lesione al ginocchio sinistro sia parziale): Kolarov resta il preferito di Sabatini. Che oggi torna in Italia rinfrancato dopo aver ottenuto da Pallotta una certa libertà d’azione sul budget mercato, specie di fronte a un’occasione. E vuoi che non capiti, un’occasione?