(A.Pugliese) Il volto è tirato, nonostante le frasi di circostanza. Del resto dopo il k.o. di Catania era stato chiaro («Non voglio più vedere queste partite, i giocatori in questi giorni hanno scoperto un allenatore arrabbiato»). Ma se con la Juve la Roma, seppur perdendo, non era dispiaciuta, ieri ha lasciato un’altra brutta immagi ne di sé. In parte giustificata dalle assenze (10 in tutto), in parte no. Garcia, a cui non piace mai perdere, prova a tamponare la falla, ma manda anche un messaggio chiaro: «Era il momento di vedere i giovani, questa gara è un segnale molto importante per la rosa dell’anno prossimo a giocatori e società. Io resto qui, con certezza. Ma la squadra va rinforzata: dobbiamo capire dove siamo carenti e rinforzare l’organico in qualità e quantità».
RUDI E LA QUALITA’ Il messaggio è quindi chiaro, la Roma va rinforzata se vuole competere (come vuole) contemporaneamente in tre competizioni. «I ragazzi hanno fatto bene, ma il percorso per loro è ancora lungo e si è visto. Jedvaj è più avanti di Ricci e Mazzitelli, ma anche Tin ha bisogno di lavorare molto, anche se va visto al centro della difesa e non come terzino. E’ chiaro che la sconfitta non mi rende felice, abbiamo regalato il gol e siamo mancati di cattiveria sotto porta. Ma la nostra resta una stagione eccezionale, 85 punti all’inizio erano un sogno». Il prossimo anno proverà ad andare ancora più in là («Mi piacerebbe vincere tre scudetti come Conte, poi penserò ad un ruolo alla Ferguson»), sfidando ancora la Juventus. «Se costruiremo una squadra competitiva, possiamo provarci. Ma dipende anche dalla società. Ripeto, abbiamo bisogno di più giocatori di qualità. Con la Champions sarà tutto più difficile, ma siamo motivati».
RADJA E I GIOVANI Alla fine quello di Nainggolan era invece un volto dispiaciuto. Per quell’errore (sfortunato) che ha regalato a Fetfatzidis la palla giusta, dopo una partita in cui Radja aveva corso, costruito e lavorato palloni in ogni angolo del campo. «Abbiamo fatto ugualmente un’ottima stagione, nessuno poteva pensare che ce la saremmo giocata fino alla fine con ala Juve – dice il ninja -. Di testa un po’ abbiamo mollato, dobbiamo ripartire dai momenti belli, lasciamo perdere queste 3 sconfitte». Ed i ragazzi? Felici Federico Ricci («Aspettavo questo esordio dal primo minuti, penso di aver fatto bene, anche se bagnarlo con una vittoria sarebbe stato meglio») e Mazzitelli («E’ stata un’esperienza bellissima, non me lo aspettavo»), a metà Jedvaj. «Non posso esserlo, abbiamo perso – dice il croato – Ma sono contento della mia prestazione, anche se posso fare di meglio, soprattutto al centro della difesa». Magari il prossimo anno, se resterà.